Bocconi avvelenati in città: "Solo un mese fa hanno ucciso una povera cagnolina"
Ormai troppo spesso leggiamo sui quotidiani o ci vengono riferite notizie di ritrovamenti di bocconi sospetti o, ancora peggio, di cani avvelenati da sostanze ingerite in passeggiata al parco o in altre zone di passaggio comune. Le corse disperate dal veterinario non sempre garantiscono loro la salvezza; parliamo di esseri innocenti presi di mira da delinquenti vigliacchi che sfogano le loro frustazioni su chi non è in grado di difendersi, a volte con l`intento di colpire un proprietario indisciplinato, un vicino di casa considerato antipatico o in generale la razza canina e felina rea di esistere. Anche oggi su alcune pagine Facebook è stata pubblicata la foto di polpette impastate con sostanze blu rinvenute a Bagnacavallo in Via Verdi, una parte delle quali è stata purtroppo ingerita dai cani di una signora ora attualmente ricoverati in clinica veterinaria per accertamenti e terapie, nella speranza di salvarli. La raccomandazione che rivolgiamo a tutti è quella di condurre sempre il cane al guinzaglio e di vigilare sui suoi passi come angeli custodi, anche le aree di sgambamento dove potrebbero correre tranquilli non sono isole felici e immuni da rischi, quindi le attenzioni sono sempre e comunque indispensabili, dato che molti cani sono attirati da qualsiasi cosa reputino commestibile. E non ci stancheremo mai di ripetere che le criticità vanno denunciate sempre e comunque, sia che si tratti di rinvenimento di bocconi sospetti, di maltrattamenti, di situazioni di abbandono di animali, di malgestione, di animali in evidente stato di sofferenza, di cani vaganti, di gatti incidentati, ecc.
Ma quello che è accaduto a Lucy, una femmina di lupo cecoslovacco di 2 anni appena, giocosa, affettuosa e amatissima e che divideva le sue giornate tra il giardinetto interno di sua esclusiva pertinenza, la cuccia grande collocata nel locale a piano terra al riparo dal freddo invernale e dal caldo estivo e la vita in famiglia insieme agli altri due piccoli di casa e i suoi umani, come ci ha testimoniato la proprietaria, ci è rimasto talmente impresso per l'efferatezza e la vigliaccheria del gesto da non dovere passare in silenzio. Da circa un mese, da quel maledetto 10 maggio, di Lucy rimane solo il giardino ormai abbandonato, i suoi giochi, la palla, la corda, la cuccia con ancora i suoi ciuffi di pelo, le foto di lei cucciola e poi adulta maestosa ma dolce e sempre in cerca di carezze, e tanto dolore e rabbia dei proprietari. Inutile è stata la corsa disperata dal veterinario, inutili le cure e il soccorso prestato dai medici: ormai i potenti topicidi gettati nel suo giardinetto da una mano omicida e ingeriti sicuramente alcuni giorni prima non le hanno lasciato alcuna via di scampo; l'esito dell'autopsia parla chiaro. I proprietari vivono ancora nell'incredulità e nel dolore più profondo perché non è assolutamente comprensibile come qualcuno possa avere compiuto un atto così vigliacco e crudele contro un essere indifeso e senza alcuna colpa, se non quella appunto di vivere ed essere amato; per alcuni già questa è una colpa trattandosi di animali. Riteniamo tuttavia che la maggioranza delle persone provi estrema indignazione davanti a gesti simili e condivida con noi, e con la famiglia della povera Lucy, piena condanna morale. La denuncia, come succede in questi casi, è partita d'ufficio da parte degli organi competenti e farà il suo corso, con risultati che - ci auguriamo - se non riporteranno purtroppo in vita la splendida Lucy le renderanno la giustizia umana che le è dovuta. L'appello che facciamo nostro, come richiesto dai suoi proprietari, è rivolto alle persone che possono avere visto o sentito qualcosa e che decidano anche anonimamente di fornire testimonianze e informazioni utili alle forze dell'ordine, anche tramite l'associazione Clama.
Cristina Franzoni, Clama