I camini della centrale a biomasse iniziano a fumare: "E la salute dei cittadini?"
A dieci giorni dalle elezioni comunali, mercoledì pomeriggio i camini della centrale a biomasse di Russi, tranne quello più alto, hanno iniziato a fumare. Di tutela della salute e del nostro meraviglioso territorio se ne è parlato ampiamente nel corso di questa campagna elettorale, che è oramai giunta al traguardo dell'ultimo chilometro. E' forse giunto il momento di fare un pò di chiarezza sulla centrale a biomasse, visto che nel programma elettorale dei candidati a sindaco alle oramai imminenti elezioni il tema della salute e dell'ambiente è ampiamente trattato. Un dato di fatto: l'attuale amministrazione uscente aveva prospettato oltre 100 posti di lavoro all'interno della centrale, promessa ad oggi disattesa. L'osservatorio, così come era stato concepito con una presidenza in mano al primo cittadino o al vice sindaco, non può certo essere espressione di un dato scientifico "apolitico": la salute non ha colore politico. La lista "Insieme per Russi" sostenuta dal Pd ha svenduto la salute dei nostri cittadini senza darci le evidenze scientifiche che l'avvio della centrale non incida sulle possibili patologie imputabili agli agenti inquinanti prodotti dalla centrale e dal traffico veicolare generato per alimentare la centrale. Non dimentichiamo inoltre che alcuni esponenti della lista "Cambia Ross", schierata a favore della salute dei cittadini e all'integrità dell'ambiente in cui viviamo, conta nelle sue file e sostenitori, esponenti che negli anni passati si erano dichiarati favorevoli all'impianto della centrale. Doveroso ricordare la battaglia portata avanti da Enrico Conti ("Libera Russi") e dai tanti cittadini che firmarono la petizione contro la centrale a biomasse fra cui Stefania Testoni, attuale candidata consigliere nella lista civica "Russi Libera e Sicura".
Andrea Flamigni, candidato sindaco "Russi Libera e Sicura"