La Lega interroga sui migranti, il Pd: "Non conoscono il decreto sicurezza?"
In riferimento all’articolo da parte della Lega cervese sull’interrogazione presentata al sindaco con oggetto la richiesta di chiarimenti sulla presenza di nuovi migranti sul territorio, accogliamo con stupore le dichiarazioni del gruppo consigliare di opposizione poiché dovrebbe sapere che, dall’emanazione dei decreti sicurezza dell'allora Ministro Salvini, la gestione delle strutture di accoglienza è totalmente rivoluzionata a discapito dei sindaci. Con il Decreto Legislativo nr. 142 del 18 agosto 2015 veniva regolamentata l’accoglienza e la gestione dei flussi migratori promuovendo una collaborazione tra Prefetto e Enti Locali (venivano ad esempio regolamentati Hotspot e Sprar, ovvero centri di prima accoglienza e smistamento dei migranti), ma con l’approvazione dei decreti sicurezza, voluti fortemente dalla Lega, questo sistema è andato a scomparire. A Cervia, tramite la convenzione con la Prefettura di Ravenna relativamente all’accoglienza dei “Richiedenti Asilo in capo al Comune di Cervia”, si sono raggiunti importanti risultati. Nel 2017, per esempio, i rifugiati nel Comune di Cervia hanno svolto numerose attività di volontariato: dal recupero di mobili per il riuso con Consulta del volontariato, alla preparazione distribuzione di pasti a Mensa Amica, a progetti di artigianato con la Coop Lo Stelo, alla manutenzione degli arredi in legno, circa 250, tra panchine, tavoli e cestini portarifiuti presenti nelle pinete e in una ventina dei principali parchi pubblici tra Tagliata e Pinarella. I progetti, svolti in accordo con importanti realtà del territorio, sono stai coordinati dai Servizi del Comune di Cervia. Ora purtroppo sono spariti definitivamente tutti i servizi per l’integrazione dei richiedenti asilo, come i corsi di italiano. Con il taglio dei contributi dati per persona accolta al giorno, l’unica cosa possibile è un’accoglienza assistenzialista tutta incentrata sul vitto, l’alloggio e la fornitura dei beni. I decreti sicurezza hanno eliminato i presupposti per attuare quello che prima era stato realizzato dai Comuni in collaborazione con le Prefetture e, a sottolineare questa situazione di grave disagio, l’Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) aveva proposto degli emendamenti migliorativi affinché il Comune tornasse ad avere maggiore controllo dei flussi all’interno del proprio territorio. Si può leggere, infatti, nella nota Anci (AC1346) che “Il decreto, in sostanza, va a privilegiare il sistema che non coinvolge in alcun modo i sindaci in merito alle scelte riferite alla collocazione, alla tipologia di beneficiari da accogliere, alla selezione degli enti deputati alla gestione dei centri. Rimangono da gestire ai sindaci solo le ricadute territoriali negative che questo modello inevitabilmente comporta sui servizi sociali e sulla sicurezza". In questo modo si è andato a scardinare una collaborazione strutturata tra Comuni e Prefettura. Collaborazione che ha portato a grandi risultati anche in altri settori come il contrasto all'abusivismo commerciale per il quale dobbiamo ringraziare le forze dell'ordine. Come al solito la Lega nasconde le proprie incapacità polemizzando e cercando di ribaltare i fatti di cui essa stessa è responsabile.
Antonio Emiliano Svezia, Capogruppo PD-Consiglio Comunale di Cervia