Mingozzi (Tcr): "Difendiamo le sagre di paese e il volontariato"
In merito alla nuova regolamentazione amministrativa e autorizzativa alla quale sono sottoposti comitati cittadini, pro-loco, circoli, associazioni e parrocchie per promuovere feste di paese e iniziative di incontro senza scopo di lucro, mi sono sempre battuto in passato, a partire dal consiglio comunale, contro l'ingabbiamento delle tradizionali feste di paese e sagre spontanee in meccanismi autorizzativi troppo pesanti, costosi e tali da disincentivare il volontariato come sola risorsa di sostegno nel forese in particolare. Lo ribadisco, a titolo personale, anche oggi di fronte a nuove regole e toccando con mano nella piccola frazione dove abito che cosa significa ogni anno dedicarsi a iniziative di aggregazione che hanno il solo scopo di destinare un po' di risorse a chi ne ha bisogno, con finalità tutt'altro che speculative, ma sociali e di conoscenza familiare. Sono d'accordo con molti dei comitati che oggi fanno sentire la propria voce, perché si tratta nella stragrande maggioranza di persone che hanno a cuore il sostegno a quelle modalità aggregative spontanee, di rispetto della storia, che non sottraggono clienti alla ristorazione ufficiale presente sul territorio e non fanno concorrenza a nulla che non sia la tradizione del proprio paese che corre il rischio di finire nel dimenticatoio. Capisco che l'amministrazione comunale debba prestare la massima attenzione alle ragioni della sicurezza e dell'incolumità, ma è doveroso anche considerare i costi di queste procedure, i tempi e i professionisti che richiedono parcelle nella stesura dei pareri e dei progetti con una filippica di certificati e garanzie che, francamente, considero vessatorie e uno schiaffo a chi si dà da fare ogni anno per il bene altrui e non per il guadagno personale.
Giannantonio Mingozzi, presidente di Terminal container Ravenna