Volt: "Sanità ravennate ottima, ma tutto è perfettibile"
L’area Romagna si è sempre distinta per i servizi di emergenza sanitaria in quanto “pioniera” nel servizio di emergenza territoriale sin dall’aprile 1987, anno di fondazione della Centrale Operativa dell’allora “Ravenna Soccorso”. Il territorio provinciale può vantare 3 ospedali e 14 case della salute e su un sistema, nel complesso, funzionante. Oggi i nostri ospedali del territorio e i loro operatori stanno lavorando senza sosta e con dedizione per affrontare l’emergenza Coronavirus. Ci sono, però, necessità che devono essere esaudite per rendere il nostro ottimo sistema sanitario territoriale ancora più efficiente, perché la perfezione non esiste, la perfettibilità sì: promozione di politiche volte a un corretto uso dei servizi sanitari pubblici, magari con apposite campagne rivolte alla conoscenza dei vari servizi (PS, 118, ecc.) nelle quali siano stabilite precise “regole di ingaggio” al fine di contrastare l’insana abitudine di utilizzare i servizi di emergenza come “scorciatoia” per le viste specialistiche e gli esami diagnostici e strumentali; gestione delle liste di attesa, che dal Rapporto “Osservatorio sui tempi di attesa e sui costi delle prestazioni sanitarie nei sistemi sanitari regionali” risultano essere ancora molto lunghe, tempi che a seguito dell’emergenza Coronavirus saranno ulteriormente dilatati; la gestione delle prestazioni di base (esami non invasivi, medicazioni, visite specialistiche, ecc.) potrebbe essere svolta presso gli ambulatori di comunità, a diretta gestione dei mmg o specialisti in forma eventualmente consorziata; istituzione della figura dello psicologo di base, figura presente in altre realtà europee e non, a libera fruizione da parte del cittadino ed evitando la necessità, per tanti ritenuta un ostacolo, del passaggio obbligato dal Centro di Salute Mentale; istituzione di appositi corsi di formazione, rivolti a cittadini con scarsa alfabetizzazione informatica, al fine di poter usufruire appieno delle nuove tecnologie (Fascicolo Sanitario Elettronico, sistemi di pagamento online, ecc.) rivolte alla riduzione della presenza fisica e al fine di ridurre gli spostamenti con grande beneficio per l’ambiente; implementazione del ppi di Cervia, soprattutto nel periodo estivo, al fine di poter usufruire dei servizi anche in orario serale e notturno, stante la notevole presenza turistica e al fine di evitare lunghi spostamenti per l’esecuzione magari di una semplice radiografia; istituzione della palestra della salute di comunità, al preciso scopo di promuovere l’attività fisica e uno stile di vita sano, soprattutto in un paese (e in particolare nella nostra Regione) dove le patologie cardiovascolari e le malattie cronico-degenerative rappresentano la prima causa di morte.
Volt Ravenna