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“Ricicloni”, Ravenna esce sconfitta

L'annuale rapporto di Legambiente sulla gestione dei rifiuti boccia la nostra città: nessuno dei suoi comuni supera il 65% di raccolta differenziata

Non porta buone notizie per la nostra provincia il rapporto annuale targato Legambiente sui Comuni “Ricicloni” dell’Emilia Romagna: nessun comune ravennate supera il 65% di raccolta differenziata. L’analisi, giunta alla sesta edizione nel premiare i migliori risultati conseguiti nel 2012 dalle amministrazioni comunali in tema di gestione dei rifiuti urbani, registra una forte disparità territoriale nella presenza delle buone pratiche: un’ampia parte della Romagna – tra cui purtroppo la nostra provincia - con comuni lontani dalle posizioni di punta e diverse città di medio grande dimensioni con percentuali di raccolta differenziata decisamente deludenti e lontane dagli obiettivi di legge: Bologna, Cento (FE), Casalecchio (BO), San Lazzaro di Savena (BO) sono solo alcuni esempi.

 L’iniziativa, realizzata da Legambiente in collaborazione con Geovest e Comune di Finale Emilia, e con il supporto di di Altares, Consorzio Servizi Specialtrasporti, GF Ambiente, ITambiente, Ibiplast, La Vetri, Move&do, Panini S.r.l., Rilegno, Sartori Ambiente, ha innanzitutto l’obiettivo di lanciare una sana competizione tra i Comuni, premiando le situazioni di eccellenza e proponendole come modello da emulare anche nelle altre realtà della regione.

 “Il Piano rifiuti regionale – spiega Lorenzo Frattini, presidente di Legambiente Emilia-Romagna – che sta prendendo corpo in queste settimane, ha tra gli obiettivi, certamente condivisibili, l’azzeramento delle discariche e il progressivo spegnimento degli inceneritori. Crediamo che le azioni messe in campo nei comuni premiati dalle nostre classifiche, con standard altissimi nella corretta gestione dei rifiuti e nelle pratiche di riduzione, debbano essere la stella polare per la stesura del piano. Di fronte ad un obiettivo ambizioso di riduzione rifiuti del 25%, serve con urgenza anche un Programma regionale di riduzione rifiuti, ed un’azione forte sulla diffusione della tariffa puntuale, per premiare attraverso la leva economica cittadini e amministrazioni virtuose, penalizzando invece tutti i soggetti che pesano sull’ambiente”.

 Al questionario di Legambiente hanno risposto – fornendo i dati relativi al 2012 – 104 comuni, che coprono quasi il 60% della popolazione regionale. Per il secondo anno consecutivo arrivano ai primi posti della classifica anche comuni del ferrarese. Rimane consolidata l’ormai storica presenza di comuni parmensi, seguiti dai piacentini, mentre si assiste all’ingresso di realtà nuove dal bolognese e dal forlivese.

 Con l’eccezione di Piacenza, tutti gli altri comuni capoluogo di provincia, ancora lontani dalle realtà più virtuose, restano fuori dal podio e la situazione è solo in parte giustificata dalle difficoltà legate alle dimensioni.

 Va sottolineato, infine, che anche quest’anno in quasi tutti i comuni premiati la modalità adottata per la raccolta dei rifiuti sia il porta a porta: ciò conferma come il raggiungimento di risultati di eccellenza sia strettamente legato a questo metodo di gestione.

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