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Nubi sull'orizzonte del basket Ravenna: "Si rischia addirittura la chiusura"

"Abbiamo scelto di fissare il 31 marzo perché, per nostra abitudine, lavoriamo su squadra e su tutta la stagione con grande anticipo - ha osservato Bottaro -. La nostra idea è sempre stata di iniziare la stagione già al completo"

Il basket ravennate sta vivendo un momento d'oro: con undici giornate d'anticipo è stato raggiunto l'obiettivo stagionale dei 26 punti. "Stiamo vivendo un vero e proprio miracolo sportivo, all’interno del quale la prima squadra è soltanto la punta di un iceberg in cui il movimento del settore giovanile cresce in termini numerici e di qualità (come testimonia la vittoria dello Scudetto Under19 Elite) e il pubblico risalta per numeri e per apprezzamento anche da parte degli avversari, evidenzia il presidente Roberto Vianello.

Tuttavia, avverte Vianello, "Il cielo che ora vediamo molto sereno è però minacciato da tre incombenti nubi: la prima riguarda il palasport, la seconda il main sponsor e la terza la partenza di Giorgio Bottaro. E’ fatto notorio che saremo costretti a lasciare il PalaCosta il prossimo anno a causa della capienza insufficiente per la serie A2. Stiamo collaborando con l’amministrazione comunale perché c’è una forte volontà di restare a Ravenna, attraverso il Pala de Andrè, ma i costi di gestione in questo momento sono insostenibili, pertanto il problema resta molto serio. Ascolteremo le proposte del sindaco e siamo grati del fatto che l’amministrazione si sia resa disponibile ad attrezzare e arredare il palazzetto, ma ci devono essere le condizioni per vivere al suo interno".

"Il secondo problema è quello del main sponsor - aggiunge Vianello -. L’Acmar ci segue da oltre tredici anni ed è una società a cui siamo legatissimi, con la quale vantiamo un rapporto di amicizia e poi di promozione. Il contratto triennale con loro è in scadenza e siamo a conoscenza della crisi che sta attanagliando il mondo e, di conseguenza, anche il settore dell’edilizia. Non siamo certi che potranno garantire lo stesso livello degli ultimi anni, così come sappiamo che i costi saliranno. Bisogna essere realisti e concreti e dire che al momento ci manca uno sponsor importante, che garantisca il supporto necessario per svolgere tutte le attività sportive della squadra. Il nostro lavoro viaggia a ritmo serrato, stiamo facendo l’impossibile per trovare risorse, ma in questo momento la situazione non è facile.”

“Il terzo problema è la partenza di Bottaro - prosegue Vianello -. Giorgio ha avuto un ruolo fondamentale nei successi degli ultimi anni, perché ha costruito la squadra, ha scelto il nostro ottimo staff e ha gestito al meglio ogni aspetto della società. Ha ricevuto una offerta di sei anni per andare a lavorare presso la Federazione Italiana Giuoco Calcio e non saremo in grado di trattenerlo, se non con una proposta part time per gestire le cose più importanti.” Chiedo una soluzione per risolvere questi temi al 31 di marzo. Non vogliamo cominciare un campionato al buio, facendo un passo più lungo della nostra gamba: superata questa data senza soluzioni, saremo costretti a prendere in considerazione altre alternative, tra le quali andare via da Ravenna o addirittura chiudere.”

"Abbiamo scelto di fissare il 31 marzo perché, per nostra abitudine, lavoriamo su squadra e su tutta la stagione con grande anticipo - ha osservato Bottaro -. La nostra idea è sempre stata di iniziare la stagione già al completo, e non siamo i tipi che parlano a vanvera. Il presidente ha sempre mantenuto le proprie parole, non soltanto in sede di mercato, ma anche nella gestione di tutto lo staff e del settore giovanile, sul quale Maurizio Massari ha fatto in questi anni un lavoro eccezionale. Bisogna lavorare per riproporre tutto questo anche il prossimo anno, perché senza una soluzione, siamo di fronte a due possibilità: chiudere o traslocare".

"Pensare che l’anno prossimo il Basket Ravenna potrebbe non essere ai nastri di partenza è molto triste, però ad oggi è molto difficile restare in città. Speriamo che questo appello muova qualcosa, perché la nostra società è corretta, è ritenuta virtuoso di gestione, ama i giovani ed è molto seguita. In altre città ci sono delle realtà che risolvono i problemi grazie alla capacità di fare gruppo della classe imprenditoriale, e speriamo che anche Ravenna possa seguire questa strada - ha concluso -. Noi offriamo visibilità positiva e un marketing corretto, quindi non molliamo e continueremo a programmare, anche se al momento non possiamo confermare dei giocatori o firmare contratti senza avere delle certezze. Prenderemo decisioni solo dopo il 31 marzo.”

Vianello ha ricordato Mario Roncagli, scomparso pochi giorni fa: "Conservo un ricordo vivo di Mario: per tanti anni è stato il factotum della squadra, sempre da volontario, fino a diventare una figura fondamentale. Negli ultimi anni veniva alle partite e si presentava a salutarmi prima della partita; restava in panchina con noi fino a quando gli arbitri ci invitavano a lasciare il terreno di gioco, per poi tornare a stringermi la mano alla fine della partita. E’ commovente pensare a questi aspetti oggi e sarà commovente il ricordo che dedicheremo a lui domenica, con un minuto di raccoglimento prima della palla a due della partita contro Recanati".

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