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Calcio, ora è ufficiale: i fratelli Sarto restano all'Alfonsine

Enrico è l'apprezzatissimo mancino naturale che presiede la fascia sinistra che lo scorso anno è rimasto vittima di un brutto infortunio a metà stagione; suo fratello Filippo si era già fatto notare nelle giovanili

Era nell'aria, ma ora è ufficiale: i due fratelli restano all'Alfonsine. Enrico, classe 1999, è l'apprezzatissimo mancino naturale che presiede la fascia sinistra (in difesa ma anche a centrocampo all'occorrenza), che lo scorso anno è rimasto vittima di un brutto infortunio a metà stagione: ma ora è pronto a ripartire con la Serie D che lui stesso si è guadagnato. Suo fratello Filippo si era già fatto notare nelle giovanili, ma ha collezionato 15 presenze in prima squadra (e non solo a causa della defezione di Enrico); lui è un 2001, non identico al fratello per stile di gioco (avendo caratteristiche diverse, tra cui il piede preferito), ma anch'egli è già amatissimo dai tifosi. Possiede inoltre ampi margini di miglioramento che fanno ben sperare Gori, che promuove in Serie D anche lui.

Filippo, il fratello più giovane dei Sarto, è pronto. Per lui la stagione 2018/19 è stata senz'altro speciale: anno trionfale con la Juniores (storico secondo posto in finale Regionale), ed esordio in prima squadra con quindici presenze. E la nuova stagione inizia subito bene per l'appena diciottenne, che viene confermato in prima squadra per affrontare la Serie D. “Abbiamo raggiunto traguardi molto importanti, e non avremmo mai pensato di riuscirci - afferma Filippo -. La cosa principale che ci ha portato ad arrivarci è stato il gruppo, l'amalgama che si era creata tra noi giocatori e gli allenatori (Zanzi e Sangiorgi, ndr). Mi dispiace non aver potuto aiutare i miei compagni nella finale, visto che ero squalificato per somma di ammonizioni”.

Filippo racconta l'esordio nella squadra Senior, per di più la stessa del fratello: "Diciamo che nella sfortuna dell'infortunio di mio fratello ho avuto la fortuna di giocare al posto suo in prima squadra, visto che ho dovuto ricoprire il suo ruolo di terzino sinistro. Esordire per me è stata un'emozione; poi vincere un campionato il primo anno tra i grandi, per lo più nella squadra con mio fratello, è stato ancora più bello. Devo ringraziare tutti i miei compagni (soprattutto quelli più esperti) e anche lo staff: per tutto il corso dell'anno mi hanno aiutato e dato consigli per farmi diventare un giocatore migliore. Essere confermato in una squadra di Serie D non è da tutti i giorni - prosegue -. Alfonsine è un bell'ambiente, dove si sta bene. Il mio obbiettivo è migliorarmi ogni giorno che passa, giocarmi le mie carte e aiutare la squadra, poi alla fine deciderà l'allenatore. Sono sicuro che ci toglieremo delle grandi soddisfazioni, come singolo e come squadra".

Enrico è pronto a ripartire, praticamante. Dopo il terribile infortunio dello scorso anno, ha voglia di riscatto e di vendetta verso la Serie D. Tre anni fa, in Quarta Serie, si è visto poco (due presenze), ma non era nemmeno diciottenne. Ora di anni ne ha venti, e calcisticamente è cresciuto in maniera esponenziale, diventando un punto fermo della formazione di Mattia Gori. “L’anno scorso è stata una grande annata - commenta guardando indietro nel tempo -. Siamo partiti forte e abbiamo fatto un gran campionato, davanti dalla prima all’ultima. Non eravamo i più forti, sulla carta, ma il gruppo che si è creato ci ha fatto arrivare fino alla vittoria”. Purtroppo è arrivato l'infortunio a metà campionato: "E' stata dura, ma ora il peggio spero sia passato, e punto a farmi trovare pronto il prima possibile”. Ora la nuova stagione: "“Sono rimasto perché qui lo staff è preparato, mi conosce e può permettemi di recuperare al meglio. Mi sento pronto per provare la serie D: tre anni fa ho avuto poche possibilità di mettermi in mostra, ma questa volta voglio dimostrare di valer la categoria”.

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