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Il Ravenna non si ferma. Batte il Vicenza e aggancia la zona playoff

I giallorossi ora hanno agganciato la Triestina e tengono nel mirino Renate e Pordenone, che ha una partita in più. Crederci e provarci è doveroso.

Era il giorno della festa e il Ravenna l’ha onorato alla grande, con una partita gagliarda e vera, con un’altra prestazione di sostanza e con due straordinari gol di Magrini e Venturini che stendono il Vicenza, sempre più ultimo e in difficoltà, e tengono aperta una bella finestra sui playoff.  Chi pensava ad un Ravenna rilassato e demotivato dopo il raggiungimento della salvezza, si è dovuto ricredere: Lelj e compagni hanno confermato di essere in grande spolvero, di avere ancora voglia e birra in corpo e la possibilità di disputare i playoff ha fornito ulteriori motivazioni al gruppo. I giallorossi ora hanno agganciato la Triestina e tengono nel mirino Renate e Pordenone, che ha una partita in più. Crederci  e provarci è doveroso.

“Sapevamo che era una partita difficile e così è stato - osserva mister Antonioli -; è stata una gara spigolosa, tesa, il Vicenza era molto nervoso; avevo detto ai ragazzi che dovevamo rischiare poco e cercare di capitalizzare le occasioni che ci sarebbero capitate. Siamo riusciti a farlo, giocando da squadra matura, che non ha mollato nonostante la salvezza raggiunta in anticipo. Devo fare i complimenti ai ragazzi perché hanno eseguito alla lettera ciò che gli avevo chiesto. Adesso abbiamo un altro obiettivo alla portata e proviamo a raggiungerlo”.

La cronaca della partita - E’ Broso il primo a provarci in due occasioni (prima sfruttando un pasticcio di Valentini poi con un colpo di testa su suggerimento di Selleri) ma senza fortuna. Romizi al 18’ spaventa il Ravenna ma la sua conclusione è sull’esterno della rete. Poi due buone iniziative di Amedeo Ballardini, senza esito, imitato da Giorno. Nel finale di tempo ancora Broso si fa vedere sul cross di Selleri ma l’attaccante di casa manda fuori.

La ripresa si apre con una bella opportunità per gli ospiti ma Alimi spreca la percussione di Giacomelli. Poi i primi cambi di Antonioli: dentro Piccoli e Marzeglia. E proprio quest’ultimo al 23’ si trasforma in assist-man vedendo accorrere dalla parte opposta, e servendolo alla perfezione, Magrini: diagonale rasoterra in corsa e pallone nell’angolino per il primo gol nei professionisti dell’esterno di Jesi. La reazione del Vicenza è in una punizione dai 25 metri che Venturi alza oltre la sbarra al 26’ e soprattutto nella girata bassa di Comi, su servizio di Ferrari, che sfiora il palo al 32’. Il Vicenza ci crede e insiste all’attacco ma al 42’ Venturini completa alla grande una bella iniziativa dei giallorossi con un sontuoso tiro a girare dal limite che termina alle spalle di Valentini a fil di palo. Anche per Venturini è il primo sigillo in Lega Pro. L’ultima azione è il tiro da lontano di Salifu che si perde alto, mentre i circa 400 tifosi vicentini al seguito hanno già iniziato ad abbandonare la curva Sud, poi c’è spazio solo per la gioia e la festa del Ravenna. Il sogno continua.

Tribuna Corvetta - Prima della partita si è tenuta la cerimonia di intitolazione della tribuna centrale dello Stadio Benelli al presidente Daniele Corvetta, artefice del miglior decennio della storia del calcio cittadino, alla presenza dell’attuale dirigenza del Ravenna FC, dei familiari di Corvetta, di una rappresentanza degli Ultras e dell’assessore allo sport del Comune, Roberto Fagnani, il quale ha ricordato, nel discorso di saluto, come “questo sia uno di quei giorni in cui le emozioni pesano più di ogni parola detta” e come questo atto ufficiale sia “il frutto della collaborazione e delle sinergie tra tifosi, società attuale e amministrazione comunale. Abbiamo scelto il giorno di Ravenna-Vicenza, quel match che nella primavera del ’93 regalò la prima storica promozione in B del Ravenna, perché da quel giorno nulla è stato più come prima”.

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