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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Junior Basket Ravenna: una macchina che mette in moto 400 atleti

"Ciò che vorrei evidenziare – è stato l’incipit di Maurizio Massari – è che quelle tre giornate, giunte in un momento estremamente delicato della storia di questa società, hanno segnato un punto di svolta"

Emozione ed entusiasmo verso la progettualità entrante hanno caratterizzato la presentazione dell’attività del settore giovanile di Junior Basket Ravenna, tenuta questa mattina dal responsabile Maurizio Massari. Il tecnico imolese, alla quinta stagione in giallorosso, ha preso spunto dalla “Basket Rush” dello scorso mese di giugno, quando una “Morigia” traboccante di passione e di energia ha salutato la conquista del campionato di Prima Divisione e la Final Four Regionale cat. Under19 Elite.

“Ciò che vorrei evidenziare – è stato l’incipit di Maurizio Massari – è che quelle tre giornate, giunte in un momento estremamente delicato della storia di questa società, hanno segnato un punto di svolta. Chi era presente, era entusiasta di sostenere i nostri ragazzi in qualità di espressione di un intero progetto ed è stato estremamente bello vedere come i ragazzi siano stati a loro volta in grado di coinvolgere il pubblico, creando un sincero scambio di emozioni. Questo ci ha permesso di capire il grande valore dell’attaccamento tra settore giovanile e prima squadra: i ragazzi in campo sono stati in grado di emozionare come accade con la prima squadra perché, lavorando con i più grandi, hanno capito quali fossero gli strumenti e la forza interiore necessari a sostenere una situazione del genere. I più esperti hanno poi trasmesso la voglia di essere gruppo ai compagni, e così via ai più piccoli a scendere, creando una matrice comune nel  percorso che li coinvolge tutti, dai 4 ai 20 anni, con lo stesso sistema di valori.”

 "Grazie all’onda emotiva di quei giorni, questa società è stata in grado di pensare e realizzare la raccolta fondi che ha permesso di essere al via di un campionato che sarà superiore ai precedenti giocati in serie A2 - chiosa -. Per restare a contatto di questa prima squadra, anche il settore giovanile vuole fare un salto di qualità. Questo miglioramento non dovrà essere tecnico ed agonistico, ma conseguenza di un percorso idoneo a formare persone e poi giocatori sempre più coinvolgente e efficace. Abbiamo pertanto bisogno di incrementare la sinergia tra il nostro gruppo staff, i ragazzi e le famiglie: serve una condivisione totale di valori e strategie per essere ancora più penetranti dal punto di vista formativo”. 

“I numeri sono gli stessi degli anni precedenti - continua Massari -. sono con noi 400 atleti dai 4 ai 20 anni, per un volume di circa 3000 ore di allenamento e 450 partite all’anno. Si tratta di una macchina enorme dal punto di vista non soltanto logistico ed organizzativo, ma soprattutto progettuale, perché lo staff possa fare un vero lavoro di squadra e condividere il modo di stare in palestra, di interazione con i ragazzi e con le loro famiglie. Con i genitori, in particolare, vogliamo intavolare un piano di lavoro effettivo, creando un progetto nel progetto, chiamato “Genitore è un valore!”: le famiglie sono la risorsa più importante a supporto della crescita dei ragazzi e sono protagoniste in una serie di situazioni da condividere nel profondo".

Le aree su cui lavorare sono quattro: "la prima, spiega Massari, riguarda la condivisione appunto del percorso formativo. Il nostro prevede gruppi di allenamento e di gioco aperti al confronto, dove lavorare costantemente a contatto con chi ha un anno in meno o un anno in più. Questo permette uno scambio costruttivo con i compagni di allenamento, anche sotto il profilo della gestione delle emozioni positive e negative, e ci consente di rispondere all’esigenza di valorizzazione degli spazi palestre creata da una media di 20 praticanti all’ora per ciascuna palestra. Inoltre attraverso questo sistema siamo in grado di accogliere a qualsiasi età un ragazzo che voglia approcciare il basket anche partendo da zero: l’esempio più lampante è Fadilou Seck, che a settembre festeggia tre anni di pallacanestro e che oggi si allena e gioca con la Prima Squadra. Se il suo inserimento non fosse stato così facilitato, per un ragazzo che non aveva mai giocato a basket fino a 15 anni, sarebbe stato improbo arrivasse dove è oggi". 

"Il secondo aspetto riguarda la gestione logistica dei ragazzi, per i quali non è sempre semplice sviluppare un lavoro settimanale coerente, nel quale gli orari e la dislocazione degli impianti siano appropriati alle fasce di età; in questo senso, il lavoro di supporto delle famiglie è straordinario e merita un grosso ringraziamento - continua Massari -. Il piano salute, terzo degli ambiti su cui ci preme il confronto, riguarda in particolare l’alimentazione e la gestione degli infortuni, argomenti in cui l’interattività di staff e famiglia è fondamentale. In questi ambiti siamo anche avvantaggiati dall’eccellente sostegno specialistico del nostro partner Ravenna33.L’ultimo punto riguarda la condivisione del progetto e stiamo lavorando per costruire una rete di marketing a sostegno dell’attività dei ragazzi: ciò significa che ogni genitore potrà essere un partner “attivo” sia come fruitore di servizi, ma anche come di erogatore di attività commerciali o di servizi nei confronti degli altri componenti del nostro network.” 

“La risultante di questo sistema - aggiunge - riguarda anche un Pala de Andrè che vorremmo vedere pieno dei nostri ragazzi e delle rispettive famiglie: vogliamo che la partita della domenica sia l’occasione per condividere tutti i valori che quotidianamente esprimiamo in palestra. Per questo motivo, già da domani sera alla Grande Festa, dove avremo uno splendido stand allestito a “playground” ed in sinergia con OraSì, effettueremo un volantinaggio riguardante la campagna abbonamenti ed i corsi di basket. Lo slogan recita: “Promettiamo emozioni!”. Questo perché la pallacanestro è uno sport emozionale e su questo vogliamo coinvolgere il maggior numero di persone possibile, dentro e fuori dal campo”. 

La chiusura ha poi riguardato i risvolti pratici dell’attività giovanile. “Compatibilmente con l’ammissione da parte del Comitato Regionale, avremo quattro squadre Elite (U20, U18, U16, U15) e le relative squadre regionali, più una U14 e due U13 regionali, una U16 femminile e se saremo in grado anche una U14 femminile. Poi ci sarà la “nostra” prima squadra, ovvero il gruppo Under20 che giocherà il campionato senior di Promozione Regionale. Questa scelta risponde all’esigenza di permettere ai ragazzi di consolidare il completamento del proprio percorso sportivo, e farsi trovare pronti alla pallacanestro “senior” sia essa in prima squadra o ad un livello inferiore. La presentazione dettagliata dell’attività giovanile e di “Genitore è un valore” avverrà con un incontro a cui saranno invitati a partecipare tutti i nostri genitori intorno al 10 settembre.”

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