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La Superbike è già al 2020. Primi chilometri con la Yamaha per Caricasulo

Federico Caricasulo, vicecampione del mondo in Supersport, ha ereditato la Yamaha del team GRT di Marco Melandri

La Superbike è già nel 2020. Il tracciato di Aragon ha ospitato una due giorni di test ricchi di spunti ed interesse. Federico Caricasulo, vicecampione del mondo in Supersport, ha ereditato la Yamaha del team GRT di Marco Melandri. Mercoledì ha completato 57 tornate, mentre giovedì ne ha aggiunte altre 39. "Carica" non ha guardato al cronometro, bensì a prendere confidenza col nuovo bolide. Le condizioni atmosferiche non ottimali, con pioggia a tratti e freddo, non sono state di certo d'aiuto al ravennate, che nella seconda giornata di test ha lavorato sull'elettronica e stile di guida. Il neo pilota delle maxi derivate dalla serie deve fare i conti con una maggior numero di cavalli rispetto alla precedente R6, ma anche differenze in termini di peso, assetto e frenate.

C'era curiosità per il debutto con la Ducati del team Aruba del vincitore del campionato britannico Scott Redding. L'ex alfiere dell'Aprilia in MotoGp è stato subito velocissimo, girando in 1’49″929, mezzo secondo meglio del best lap di Jonathan Rea firmato mercoledì e vicino al primato della pista realizzato ad aprile da Alvaro Bautista in 1’49″755.  Tuttavia è mancato il confronto diretto col cinque volte campione del mondo, che giovedì ha rinunciato a girare. Bene Chaz Davies, secondo, mentre spinge già forte Toprak Razgatlioglu con la Yamaha ufficiale. Consistente il compagno di squadra di Caricasulo Garrett Gerloff, sesto nonostante fossero i primi chilometri ad Aragon con la nuova moto. Prossimi test a fine novembre a Jerez. 

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