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Maratona di Ravenna, pronto a sbarcare anche il campione olimpico di Seul '88 Gelindo Bordin

“Spero di riuscire a venire a Ravenna in occasione della Maratona – afferma Bordin – non solo come rappresentante di Diadora, ma anche come appassionato"

E' stato il primo italiano a vincere le maratona olimpica. Successe ai Giochi di Seul nel 1988, una vittoria storica rimasta impressa negli occhi di tutti gli italiani: Gelindo Bordin parte in testa, a cinque chilometri dall'arrivo lo superano due avversari, ma negli ultimi mille metri mette il turbo, li scavalca, e vola primo al traguardo. Da allora è passata molta acqua sotto i ponti, il campione olimpico è sempre rimasto nel mondo dello sport, attualmente è direttore marketing di Diadora, sponsor tecnico della Maratona internazionale Ravenna Città d’Arte e il 9 novembre farà di tutto per essere nella città bizantina in veste di testimonial.

“Spero di riuscire a venire a Ravenna in occasione della Maratona – afferma Bordin – non solo come rappresentante di Diadora, ma anche come appassionato. Dal punto di vista aziendale devo sottolineare che abbiamo scelto di sponsorizzare la maratona di Ravenna in questi anni perchè la società organizzatrice, Ravenna Runners Club, ha dimostrato di avere le caratteristiche giuste per organizzare al meglio questo tipo di evento. Stefano Righini e i suoi collaboratori, che conosco bene e che sono anche degli amici, hanno le capacità e gli strumenti che servono per allestire una maratona internazionale e per garantire il rispetto che meritano gli atleti che decidono di fare una gara di 42 km. L'organizzazione è molto importante, Diadora investe molto nel running. Oltre alle grandi maratone conosciute, l'azienda punta ad investire nelle regioni e l'Emilia Romagna è importante come territorio podistico”.

Cosa significa per Diadora organizzare bene un evento? “Significa prima di tutto garantire un ottimo servizio a tutti i maratoneti, ma anche creare un evento che coinvolga la città. La maratona di Ravenna può diventare una manifestazione di grande successo perchè la città è bella, ha aspetti culturali importanti ed è una città turistica che offre molto a chi sceglie di correre qui. Sport, cultura e turismo possono fare rete e insieme diventare vincenti. Questo significa riuscire a coinvolgere la città e il progetto di Ravenna Runners Club va in questa direzione. Non sempre è facile riuscirci perchè in Italia non c'è il rispetto dell'atleta che esiste in altre nazioni, ma la mentalità sta cambiando, negli ultimi anni è cresciuta la cultura sportiva, anche perchè ci sono sempre più persone che si avvicinano alla corsa e allo sport in generale per passione o per stare bene fisicamente. Secondo me ci sono città che si prestano maggiormente di altre a fare il salto di qualità nell'organizzazione di una maratona e Ravenna è tra quelle”.

Il percorso della Maratona e delle gare competitive (Half Marathon e 30 km) tocca i monumenti più belli e gli angoli più cratteristici della città offrendo all'atleta una gara diversa e speciale. “Da ex atleta professionista dico che mi piacerebbe correre la maratona di Ravenna – conclude Bordin – per i campioni forse non è il percorso ideale per stabilire dei record, ma sicuramente è una maratona che merita di essere provata. Da direttore marketing di Diadora penso invece che la maratona di Ravenna sia una manifestazione che può valorizzare e dare prestigio ai nostri prodotti”. A proposito di prodotti, i cavalli di battaglia di Diadora alla Maratona internazionale Ravenna Città d’Arte saranno le t-shirt tecniche realizzate ad hoc e le scarpe da running N-2100, frutto dell'unione di preziose componenti che, al pari dei tasselli che compongono i mosaici bizantini,  danno vita ad una piccola opera d'arte.

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