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La prima vittoria dell’era OraSì Ravenna arriva in rimonta

Afferma coach Martino: "Voglio dedicare questo successo a due nostri tifosi che hanno vissuto o stanno vivendo un momento delicato. Sto pensando a Flavio, che ci ha seguito dopo un grosso intervento chirurgico, ed al piccolo Francesco"

La prima vittoria dell’era OraSì Ravenna arriva in rimonta all’Ubi Bpa Palas di Jesi, al termine di una partita intensa che capitan Rivali e compagni hanno avuto la forza e la presenza mentale di prendere in mano nel corso dell’ultimo quarto. L’avvio di gara è di stampo jesino, con un’Aurora pimpante ed in grado di scappare sul 9-2 prima, e sull’11-4 poi, trascinata da Santiangeli e Paci. L’ingresso in corsa di Deloach, inserito al 5’ per Smorto, sveglia l’OraSì: l’americano segna due volte subendo anche fallo, realizzando i punti del primo pareggio (13-13 al 7’). Sul finire del primo quarto carbura Greene, 7 punti in 2’, ed i padroni di casa chiudono la prima frazione sul 24-18.

OraSì ricuce con Rivali (24-22 al 12’, 28-26 al 15’) e pareggia (30-30) con il gioco a due tra Raschi e Smith. Il batti e ribatti dura fino all’intervallo, al quale Jesi arriva in leggero vantaggio (37-35). L’OraSì che esce dagli spogliatoi ha la faccia giusta: Deloach accorcia da tre punti (39-38), Smith sorpassa (41-42), poi è ancora Deloach a segnare dalla distanza per il 44-47 al 23’. Il parziale giallorosso prosegue con la prima tripla della partita di Malaventura (44-52 al 25’). Il timeout chiamato da Lasi ferma l’emorragia e rilancia l’Aurora: Neiko Hunter imbuca due tiri dalla lunga distanza ed un tap in a rimbalzo d’attacco, trascinando i suoi fino al 57-56 del 30’.

La gara entra nel vivo nei dieci minuti finali. I vantaggi sono minimi, si sprecano sorpassi e controsorpassi: quello decisivo di Ravenna è firmato Smorto al 37’, con il canestro da tre punti del 67-69. Sul possesso successivo Smith ruba palla a Paci e Rivali è bravissimo ad approfittare del momento di confusione andando ad appoggiare il canestro del +4 che forza il timeout di Jesi a 3’ dalla sirena finale. Greene accorcia da tre punti (70-71), ma Rivali con personalità restituisce il maltolto, siglando dalla lunga distanza il 70-74 al 38’. Santiangeli riporta Jesi ad un solo possesso di distanza, ma né Ravenna né Jesi riescono a trovare i punti che potrebbero volgere la contesa a proprio favore. A 40” dalla fine è il giallorosso Malaventura a prendere in mano la situazione e ad imbucare il jumper che vale mezza partita; l’ultimo assalto di Santiangeli e Hunter non va a segno, lasciando così a Masciadri il compito di chiudere i conti da tre punti ad una manciata di secondi dalla sirena.

“Mi aspettavo una partita equilibrata fino ai minuti finali: per vincerla, contavo sul fatto di restare a contatto nei primi quarti per poi provare ad avere lo sprint vincente e sono molto contento che sia andata a finire secondo le mie previsioni - ha affermato coach Antimo Martino -. Sono felice per i nostri tifosi, presenti in grande numero sia al Pala de Andrè domenica scorsa, ed in numero altrettanto importante anche domenica a Jesi; sono felice inoltre per la società, perché in queste settimane tutti noi abbiamo avvertito il salto di categoria ed il fatto partecipare ad un campionato inedito e molto più impegnativo di quanto non fossimo abituati ad affrontare. Inconsciamente abbiamo avvertito un po’ di pressione: questa vittoria  ripaga il lavoro della società e dei ragazzi".

Martino ricorda che è stato "affrontato un pre-campionato particolare, nel quale abbiamo lavorato in silenzio nonostante difficoltà importanti, che ci hanno fatto perdere sicurezza nelle nostre qualità. Domenica questa situazione si è ripresentata, in particolare nel momento in cui abbiamo avuto la sensazione di poter scappare, senza però avere la fermezza di farlo fino in fondo. Voglio credere che questo successo ci possa dare la serenità di poter finalmente cominciare il campionato con la nostra personalità. Cosa ha deciso la partita? La tripla di Rivali, senza dubbio. Si tratta di un fondamentale che ci sorprende il giusto, perché sappiamo che pur non concludendo molto spesso, Eugenio può essere molto prezioso dalla lunga distanza. Personalmente penso che possa credere di più nelle proprie capacità, fermo restando che quando conta, ha la forza e la capacità di essere spesso determina2nte".

Il coach ha speso inoltre un plauso anche per Malaventura, che ha vissuto malissimo le basse percentuali con cui ha tirato. Quando è rientrato, a due minuti dalla fine, gli ho detto di entrare in campo e di farci vincere. E’ stato bravo a restare calmo e a segnare un jumper fondamentale per l’esito dell’incontro: in questa squadra è l’unico che conosce questo campionato ed è qui anche per questo. In chiusura, voglio dedicare questo successo a due nostri tifosi che hanno vissuto o stanno vivendo un momento delicato. Sto pensando a Flavio, che ci ha seguito dopo un grosso intervento chirurgico, ed al piccolo Francesco: si tratta di uno dei nostri più cari tifosi, che questa estate ha avuto un brutto incidente dal quale si sta riprendendo. Vorrei che gli arrivasse il nostro pensiero e che lo aiutasse nel lungo percorso di guarigione che sta affrontando insieme alla sua famiglia”. 

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