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Un Benelli colorato e “giovane” per l’esordio casalingo del Ravenna

Prima del calcio di inizio, fissato alle ore 15.30, i ragazzi della Franchigia faranno il loro ingresso in campo per una vera e propria sfilata davanti al pubblico del Benelli

Saranno i giovani atleti del sistema Franchigia i protagonisti della "prima" del Ravenna FC al Benelli. Domenica, infatti, in occasione dell'esordio casalingo contro il Conselice lo Stadio Benelli sarà teatro di diverse iniziative, per una giornata di sport e divertimento che coinvolgerà i ragazzi della Franchigia Ravenna Football, sodalizio che riunisce 10 società ravennati e che coinvolge quasi 1000 atleti dai 6 ai 18 anni.

Prima del calcio di inizio, fissato alle ore 15.30, i ragazzi della Franchigia faranno il loro ingresso in campo per una vera e propria sfilata davanti al pubblico del Benelli e, proprio come gli atleti "grandi" da lì a poco, passeranno anche loro dal tunnel che parte dagli spogliatoi per poi salutare da centrocampo il pubblico composto, in buona parte, dagli stessi loro genitori.  

Ad arricchire ulteriormente questa giornata speciale, ecco una simpatica iniziativa per intrattenere i tifosi durante l'intervallo: le atlete della Società Edera Ravenna offriranno un'entusiasmante esibizione acrobatica agli appassionati tifosi giallorossi. Un evento nato grazie alla sensibilità ed alla disponibilità di Simona Andrini, responsabile ginnastica artistica della storica Società Edera Ravenna, e delle sue bravissime ginnaste.

Queste iniziative sono diretta espressione della volontà di riportare le famiglie allo stadio e di trasformare le partite della prima squadra in un reale momento di aggregazione per tutto il calcio e lo sport ravennate, a partire dai settori giovanili, cuore pulsante di tutto il progetto. "Uno stadio che sia accogliente nello spirito di chi lo vive e anima, dal campo agli spalti: questo è il nostro intento", afferma Giorgio Bottaro, dg giallorosso, "Le iniziative dirette verso i giovani e le famiglie della Franchigia hanno l'intento di allargare e rinsaldare una base di consenso e simpatia partecipativa sulla quale costruire il Ravenna che verrà e che tutti dovranno sentire vicino e, perché no, anche un po' proprio".

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