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Calcio scommesse, Gianni Fabbri a ruota libera: ''Ravenna innocente''

L'ex patron Gianni Fabbria convocato una conferenza stampa per ribadire che il Ravenna "non c'entra nulla" con le scommesse che hanno costretto i giallorossi a ripartire dalla categorie inferiori

Ha convocato una conferenza stampa per ribadire che il Ravenna “non c’entra nulla” con le scommesse che hanno costretto i giallorossi a ripartire dalla categorie inferiori. L’ex patron Gianni Fabbri, che martedì scorso ha ottenuto dalla Commissione Disciplinare un'inibizione per 5 anni su richiesta del Procuratore federale Stefano Palazzi, è tornato a ribadire la sua estraneità e quella del Ravenna nell’ambito dell’inchiesta “Last Bet” della Procura di Cremona.

ATTACCO A BUFFONE - Fabbri, assistito dall’ex vicepresidente del club Antonio Ciriello e dall’avvocato Ermanno Cicognani, ha evidenziato che la sua posizione è nata “da una millanteria” dell’ex direttore sportivo giallorosso, Giorgio Buffone (punito con cinque anni di squalifica più la preclusione alla permanenza in qualsiasi rango o categoria della Figc), dicendosi dispiaciuto per quanto accaduto, in particolar modo per la città e per i tifosi.

Calcio scommesse, Gianni Fabbri a ruota libera

DOCUMENTI - L’ex numero uno ha evidenziato di aver presentato ricorso contro la punizione della Commissione Disciplinare attraverso un documento nel quale si vuole evidenziare la sua estraneità di illecito per le partite Verona-Ravenna ed Alessandria-Ravenna e “l’inattendibilità di Buffone”, spiegando che la società giallorossa non era in difficoltà economica. “Ci sono due documenti che testimoniano che il 15 febbraio, prima del match contro il Verona del 27, avevano pagato i contributi di tutti i tesserati”.

'RAVENNA DA LEGA PRO' - Quindi ha ancora una volta puntato il dito contro Buffone: “Il suo coinvolgimento non può esser collegato solo al Ravenna, dato che la sua attività era testimoniata in altre partite. Come si legge nel verbale delle intercettazioni a pagina 523, aveva ottenuto una vincita di circa 100mila euro da dividere con Erodiani e Pirani”. Per Fabbri non ci sono dubbi che il Ravenna avrebbe dovuto partecipare al campionato di Prima Divisione con penalità per responsabilità oggettiva del ds.

PASSAGGIO DI PROPRIETA' - L’ex numero uno giallorosso si è tolto un altro sassolino dalla scarpa, relativo ai conti della società in sede di cessione al neo patron Sergio Aletti: “I conti erano a posto e in attivo – ha affermato Fabbri -. Inoltre il Ravenna ha un credito in Lega di circa un milione e 816mila euro”.

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