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Superbike, Bautista sul velluto ad Aragon. Crolla Melandri, lontano dalla top ten

Quella di Alvaro Bautista è stata una fuga d'amore con la sua Panigale V4

Al parco chiuso si è inchinato accanto al suo bolide rosso e l'ha baciato. Quella di Alvaro Bautista è stata una fuga d'amore con la sua Panigale V4. Anche nella prima gara del weekend di Aragon ha distrutto la concorrenza. Partito dalla pole position, lo spagnolo si è involato senza alcuna fatica al settimo successo consecutivo, portando a 31 i punti di vantaggio su Jonathan Rea. Il nordirlandese, in grossa difficoltà con la Kawasaki, è riuscito a strappare un secondo posto dopo un acceso duello con Chaz Davies, quest'ultimo al primo podio stagionale.

Il gallese poteva finire a terra a poche curve dalla fine, quando Eugene Laverty, in sella alla Ducati del team GoEleven, ha azzardato un attacco sul gallese, finendo lungo e scivolando sul terriccio. Ha ringraziato Alex Lowes, ancora una volta primo dei piloti Yamaha, che ha chiuso al quarto posto. Chiude la top five uno splendido Tom Sykes, nonostante una Bmw in gara con un motore Stock. Malissimo Marco Melandri, dodicesimo su quindici giunti al traguardo, a quasi 40 secondi dal vincitore. Il ravennate ha preceduto l'altra delusione del sabato, Michael Ruben Rinaldi (Ducati Barni). A terra Alessandro Delbianco (Honda Althea).

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