E chi lo ferma un "cannibale" così in forma? Jonathan Rea non ha dominato, ma ha stra-dominato Gara 1 del Gran Premio di Tailandia, secondo round del mondiale Superbike. Il portacolori della Kawasaki, scattato dalla Superpole, ha subito salutato la concorrenza, facendo il vuoto per poi calare sotto la bandiera a scacchi il tris dopo la doppietta di Phillip Island. A contendersi il podio le Ducati di Chaz Davies e Marco Melandri e l'altra Kawasaki di Tom Sykes. Buona la prestazione del ravennate della Casa di Borgo Panigale, che ha mantenuto la seconda posizione sino ad otto giri dalla fine, quando ha subìto il sorpasso perfetto del compagno di squadra.

Melandri ha cercato poi di difendere il podio dagli attacchi della verdona numero 66, perdendolo all'ultima curva. Una gara comunque positiva, considerando che era alla prima sul tracciato di Buririam. "E' stata dura a causa del caldo, ma fisicamente ero a posto - spiega il pilota della rossa -. All'inizio ho spinto al massimo per non mollare Rea, riuscendo ad essere più aggressivo rispetto a Phillip Island, ma ci mancava ancora qualcosa. Purtroppo, col passare dei giri, abbiamo faticato in frenata. Nelle prove non sembrava un problema, ma è anche vero che non avevamo mai fatto un long-run. Questo ci ha reso difficile tenere un passo costante".

Con questo risultato il ravennate scatterà dalla prima posizione in Gara 2 in virtù del nuovo regolamento. "Potrebbe darci un vantaggio visto che i nostri avversari più diretti saranno in terza fila", conclude. Completa la top five la Yamaha di Michael Van Der Mark, che ha preceduto il compagno di squadra Alex Lowes. Deludente ancora una volta l'Aprilia, con il solo Lorenzo Savadori a vedere la bandiera a scacchi, chiudendo 13esimo.