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Superbike in Argentina, Rea fa dieci di fila. Melandri: "Un podio per chi ama lo sport"

. "Sono dispiaciuto - commenta il ravennate -. Ho fatto una gara molto bella, ma potevo fare di più. Ho perso l'anteriore alla curva 7 e sono finito molto indietro"

Infilare dieci vittorie di fila è un qualcosa da marziani. Ci è riuscito Jonathan Rea, che ha sbancato anche l'appuntamento argentino con una schiacciante doppietta, aggiornando il numero di successi nel campionato delle derivate di serie a settanta. Sono numeri impressionanti quelli che sta scrivendo il portacolori della Kawasaki, sempre più affamato nonostante il quarto titolo già in tasca. Scattato dalla terza fila, il"Cannibale" è stato protagonista di una rocambolesca rimonta, fatta di qualche errore forse di foga. Alla fine ha regolato il plotone, precedendo Xavi Fores (Ducati Barni), che si è portato a casa il titolo dei team indipendenti.

Sul podio anche Marco Melandri, risalito dopo un grave errore. "Sono dispiaciuto - commenta il ravennate -. Ho fatto una gara molto bella, ma potevo fare di più. Ho perso l'anteriore alla curva 7 e sono finito molto indietro. Ho fatto fatica a rimontare, poi ho provato a riprendere Fores, ma non ce l'ho fatta". Quindi la stoccata: "Vedere sul podio due piloti che non hanno una moto deve fare riflettere. Decido questo risultato a chi ama lo sport". Quarto posto per Chaz Davies (Ducati) davanti a Tom Sykes, Alex Lowes (Yamaha), Topak Razgatlioglu e Lorenzo Savadori (Aprilia Milwaukee). Tra due settimane si corre l'ultimo round in Qatar, sul tracciato di Losail. In Supersport Federico Caricasulo è uscito subito di scena. La vittoria è andata a Jules Cluzel davanti a Sandro Cortese e Lucas Mahias.

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