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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Un memorial calcistico per la costruzione di una casa famiglia in Camerun

E' questo l'intento del secondo memorial calcistico "Josianne Tchameni", dedicato alla cofondatrice dell'associazione di volontariato Il Terzo Mondo, scomparsa a Ravenna nel 2013, organizzato per la Giornata mondiale del rifugiato

Una partita di calcio per richiamare l’attenzione sull’integrazione degli immigrati e incentivare la cooperazione internazionale a sostegno delle popolazioni nei paesi in via di sviluppo. E’ questo l’intento del secondo memorial calcistico “Josianne Tchameni”, dedicato alla cofondatrice dell’associazione di volontariato Il Terzo Mondo, scomparsa a Ravenna nel 2013, organizzato per la Giornata mondiale del rifugiato nell’ambito del progetto “Aiutateci a casa nostra”. Il torneo si svolgerà sabato 24, a partire dalle 15,30, al centro sportivo Cral Mattei in via Enrico Mattei. L’iniziativa rientra nel quadro di quelle attività di sensibilizzazione sul territorio fortemente volute dal servizio centrale Sprar del Ministero dell’interno (sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati), per favorire processi virtuosi di integrazione. A sfidarsi saranno le squadre di Camerun, parrocchia di San Biagio, Comune di Ravenna, avvocati del Foro di Ravenna, Sprar Ravenna, veterani del Cral Mattei. Vi saranno due gironi da 3 squadre. I primi di ciascun girone disputeranno la finale. L’entrata sarà ad offerta libera.

Charles Tchameni Tchienga, presidente di Il Terzo Mondo spiega gli obiettivi del memorial di calcio: “Integrazione, sostegno delle popolazioni dei paesi in via di sviluppo a casa propria, la costruzione in Camerun a Mbankomo della casa famiglia “Gli amici di Josianne Tchameni”. Sarà un centro che dedicato alle ragazze madri con particolare attenzione a sostegno delle donne nell’impresa sociale, educazione e riabilitazione, diritto allo studio. Inoltre, sono stati raccolti indumenti e giocattoli che saranno destinati spediti in Camerun a sostegno delle popolazioni, in particolar modo per le ragazze madri, vedove ed orfani”.

L’incontro fra culture diverse e la conoscenza reciproca sono strumenti efficaci per un maggior coinvolgimento tra i ragazzi della città e i giovani rifugiati e richiedenti asilo in attività ricreative e di svago – afferma l’assessore all’Immigrazione Valentina Morigi – Lo sport, in particolare questo memorial, è un valore aggiunto attraverso il quale realizzare progetti concreti di sostegno e aiuto a popolazioni in difficoltà, grazie al prezioso ruolo attivo di associazioni che operano nella nostra città”.
La Giornata Mondiale del Rifugiato, che si celebra il 20 giugno, è stata istituita in occasione del cinquantennale della Convenzione di Ginevra che, siglata nel 1951, ha definito lo status di rifugiato, da parte dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Nella città è il Comune di Ravenna, insieme alle cooperativa Persone in Movimento, ad occuparsi dell’accoglienza per chi giunge in Italia e ha diritto a protezione internazionale. Un’attività svolta nell’ambito della specifica progettazione messa a punto attraverso il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati Sprar e finanziata dallo Stato.

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