Fatture false ed evasione fiscale: la Finanza sequestra ad un imprenditore beni per oltre 600mila euro
Il tutto è una conseguenza di una verifica fiscale svolta nel 2019 dai militari della Compagnia di Faenza
Il tutto è una conseguenza di una verifica fiscale svolta nel 2019 dai militari della Compagnia di Faenza
Al titolare è stato contestato anche il reato di bancarotta fraudolenta, aggravando ulteriormente la sua posizione processuale
L'impresa inviava lavoratori di nazionalità rumena per eseguire lavorazioni meccaniche all’interno del sito portuale e ai lavoratori venivano applicate tariffe salariali rumene
Il datore di lavoro, nel periodo dal 2016 al 2020, non aveva mai elaborato le buste paghe
“Negli ultimi anni il Comune di Ravenna ha diminuito l’attenzione nella lotta all’evasione fiscale. Comuni a noi vicini, nel 2020, hanno fatto meglio e non di poco"
Il disegno criminoso consisteva nel contabilizzare operazioni commerciali in realtà fittizie al solo scopo di favorire altre sue società
L’attività di verifica, iniziata nel 2017, è stata svolta mediante una ricostruzione di tutte le transazioni comunitarie di olio lubrificante poste in essere da una società italiana
Il relativo procedimento penale si è concluso con il patteggiamento della pena da parte dell’imputato
Le verifiche sono state avviate a seguito di una segnalazione dove veniva denunciato un articolato sistema di concorrenza sleale
L'agente avrebbe abusato per anni del proprio status estorcendo soldi a commercianti, imprenditori e persone anziane, riuscendo così ad appropriarsi di ingenti somme di denaro poi spese in beni di lusso e al gioco
Truffa ai danni dello Stato, 13 milioni di imponibile contributivo evaso, 9 milioni di contributi omessi: sono gli esiti degli accertamenti dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Ravenna
Avrebbe fatto ricorso a fatture relative a operazioni inesistenti emesse da imprese compiacenti, per oltre un milione di euro, al fine di abbattere fraudolentemente i redditi dichiarati ed evadere l’Iva
Maxi sanzioni per un contratto di finto appalto di servizi che nei fatti serviva solo a somministrare manodopera e a eludere i contributi
Gli accertamenti esperiti hanno consentito di risalire al titolare del potente motoscafo, risultato fermo sul territorio italiano da alcuni anni, senza che fosse stata prodotta richiesta di sospensione dei termini di appuramento del regime di ammissione temporanea
Il rappresentante legale della società è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Ravenna
L’impresa avrebbe utilizzato fatture relative a operazioni inesistenti emesse da società rivelatesi essere delle vere e proprie “cartiere”, cioè scatole vuote prive di reale consistenza economica
Sono così scattati mirati controlli fiscali nei confronti dei 54 proprietari - residenti nelle province di Ravenna, Forlì, Rimini, Bologna e Milano
Dalle indagini è emerso che i quattro commercialisti si erano specializzati nell'individuazione di imprese disponibili a emettere fatture per operazioni inesistenti
Confcooperative Ravenna-Rimini, Legacoop Romagna e Agci Emilia-Romagna esprimono soddisfazione per l’attività di indagine della Guardia di Finanza di Ravenna
La cooperativa non avrebbe quasi mai versato l’Iva dovuta sulle prestazioni di manodopera fatturate al proprio committente, accumulando un debito con l’Erario di oltre un milione di euro
Si è trattato di una lunga e complessa attività d’indagine che ha posto sotto la lente d’ingrandimento anche altri otto soggetti facenti parte del nucleo familiare convivente dell'uomo
Il titolare della ditta, infatti, non avrebbe mai presentato le dichiarazioni fiscali obbligatorie, ma non solo: non sarebbe stato nemmeno in grado di esibire ai Finanzieri la documentazione contabile inerente l’attività d’impresa
In sintesi, gli indagati avevano costituito a Cervia due società “cartiere”, cioè entità intestate a prestanome e prive della benché minima struttura aziendale, la cui sede legale era stata poi trasferita in provincia di Forlì
Le Fiamme gialle ravennati hanno sequestrato beni immobili, disponibilità finanziarie e quote societarie per oltre un milione di euro
Il titolare della ditta, proprietario del brand, avrebbe sistematicamente omesso di presentare le dichiarazioni fiscali, rimanendo completamente sconosciuto al fisco