Opera di Santa Teresa, 2024 un anno cruciale: la capacità ricettiva della Casa della Carità raddoppiata
Opera di Santa Teresa e Porto Robur Costa ancora insieme: al via raccolta fondi per ampliamento della Casa della Carità nuovo dormitorio
Opera di Santa Teresa e Porto Robur Costa ancora insieme: al via raccolta fondi per ampliamento della Casa della Carità nuovo dormitorio
Viene recuperato un progetto già avviato ai tempi da don Angelo Lolli, storico fondatore dell'Opera di Santa Teresa
Presentato il documento che racchiude i progetti avviati dall’Opera di Santa Teresa a sostegno delle persone più fragili e in difficoltà
Il Mudal sorge simbolicamente al centro della corte interna dell’Opera. Trenta opere che raccontano la vita del fondatore di Santa Teresa. Un percorso che parte dal giardino interno fino alla visita dell’alloggio privato del sacerdote
Il servizio sarà aperto due giorni a settimana e ogni accesso avverrà in accordo col centro d’ascolto della Caritas diocesana, che concederà ai senzatetto e alle persone in difficoltà un pass per l’ingresso al servizio
I bambini hanno poi potuto fare in prima persona un piccolo laboratorio confezionando il gel preparato in alcuni barattoli per poterlo portare a casa
"Numeri alla mano la perdita della gestione ordinaria, che nel 2017 si è ridotta a circa 3 milioni di euro, nel 2018 si porterà a 1,8 milioni"
A quasi cent’anni dalla nascita, l’Opera di Santa Teresa del Bambin Gesù è un’istituzione radicata ed è cresciuta ulteriormente, grazie all’attivazione di alcuni nuovi servizi che ne ampliano l’offerta e la qualità
La cittadella della carità voluta e amata da don Angelo Lolli oggi ospita in totale 170 tra malati, anziani e disabili: 115 nella sua struttura di Ravenna (60 in meno rispetto al 2015 per l’adeguamento delle camere alle disposizioni imposte dalle nuove autorizzazioni al funzionamento) e 65 in quella di Faenza.
L’obiettivo dell’attuale direzione è portare il disavanzo a un milione di euro entro il 2018, riequilibrando man mano spese e ricavi correnti
La nuova struttura di Faenza è stata aperta e messa in funzione senza aumentare le spese per l’assistenza socio-assistenziale e sanitaria, grazie ad un ripensamento dei servizi nella “cittadella della carità” di Ravenna e a una riclassificazione dei suoi ospiti.