Dalla ricognizione, emerge un fabbisogno di oltre 36,7 milioni di euro per rispondere alle criticità, comprese le proposte di intervento formulate nelle ultime ore da Consorzi di Bonifica, Comuni e servizi tecnici regionali.
I prelievi di acqua dalla rete idrica sono consentiti esclusivamente per i normali usi domestici, zootecnici e industriali e per quelle attività autorizzate per le quali è necessario l'uso di acqua potabile
Il provvedimento del sindaco invita anche i cittadini ad adottare ogni accorgimento per attuare un risparmio idrico e in particolare a montare nei rubinetti gli appositi dispositivi frangigetto
Anche Ravenna corre ai ripari contro la siccità. Da martedì 28 giugno e fino a mercoledì 21 settembre è in vigore un’ordinanza per la limitazione dell’impiego di acqua potabile
Mentre segue con attenzione quotidiana l’evolversi della situazione, Romagna Acque si associa alla Regione nell’esortare la cittadinanza a non sprecare acqua, utilizzandola solo per esigenze necessarie (evitando, ad esempio, eccessivi lavaggi di auto)
“Ci sono interventi che non sono più rimandabili, da una nuova rete di condotte che consenta di limitare la dispersione che avviene in fossi e fossati di pianura, alle opere indispensabili per trattenere acqua lungo i corsi di Lamone e Senio così da garantire acqua alle aziende di collina e montagna”
L’Emilia-Romagna dichiara lo stato di crisi regionale per gli effetti della siccità prolungata: è la decisione assunta oggi dalla Cabina di regia per l’emergenza idrica
Una realtà drammatica, aggravata dalla prospettiva di una assenza ulteriore di precipitazioni (per un minimo di almeno 10-12 giorni e comunque solo temporalesche) e con temperature roventi, in linea con quelle che da giorni stanno interessando la quasi totalità del continente
Nella sua interrogazione, che avrà risposta già nella giornata di mercoledì, il parlamentare ricorda che “secondo alcune stime si prevede una riduzione della produzione ortofrutticola dovuta alla siccità tra il 30% e il 40%"
Al caldo anomalo si aggiungono le falde sotterranee scariche, oltre alla sempre più ridotta portata del Fiume Po. Questo mette a repentaglio la continuità nei prelievi per la Romagna e Emilia Orientale se non pioverà a breve
L'assessora regionale Priolo: "L’obiettivo è permette la costituzione di scorte idriche, da utilizzare quando aumenteranno le necessità di irrigazione delle colture. Il tutto senza compromettere naturalmente la qualità ambientale degli ecosistemi"
Vietato accendere fuochi all’interno delle aree forestali, proibiti gli abbruciamenti su tutto il territorio. Previste sanzioni severe per chi non rispetta le regole
L’assessore Priolo: “Situazione anomala e sempre più legata agli effetti del cambiamento climatico. Necessarie buone pratiche per ridurre i consumi dell’acqua e renderne l’uso più efficiente e razionale”
Lo scenario è poco rassicurante ed è quello che si prefigura anche per le prossime settimane, se non inizierà a piovere, ma il CER si sta comunque attrezzando per tempo
"Seppur in discesa rispetto al clima torrido di agosto, anche le temperature rimangono, nei primi giorni di settembre, allineate con il mese precedente, con medie superiori di 2-3 gradi"
Gli effetti del cambiamento climatico imperversano sull’agricoltura che, oltre a dover affrontare i danni e i costi legati alle gelate tardive per il secondo anno consecutivo, si trova a fare i conti anche con quelli provocati dalla siccità
Il ruolo del Cer si dimostra ancora una volta indispensabile per il territorio, tanto da fissare l’asticella dei prelievi idrici dal Grande Fiume al livello più alto mai raggiunto a questo punto della stagione irrigua
Il Consorzio di bonifica della Romagna Occidentale conferma le preoccupazioni sulla siccità: "un deficit di circa il 69% rispetto alla media della pioggia del periodo gennaio-giugno"
Il grido di allarme lanciato da alcune organizzazioni agricole preoccupate dall’entrata in vigore del nuovo sistema per regolare i prelievi di acqua nei corsi idrici emiliano-romagnoli in situazioni di scarsità
Le precipitazioni cadute nei giorni scorsi non hanno interessato minimamente la gran parte delle zone servite dalla risorsa idrica trasportata dal Canale Emiliano Romagnolo
È un trend che si ripete dopo l'anno più siccitoso in tempi recenti, cioè il 2020, a conferma dello stabilizzarsi di una situazione di criticità idrica, accentuata dall'emergenza climatica