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Droni non autorizzati in area aeroportuale: l'esercitazione del 15esimo Stormo di Cervia

Al termine dell’esercitazione è stata effettuata una valutazione generale delle procedure in vigore e delle azioni correttive ritenute opportune al fine di incrementare la sicurezza del sedime aeroportuale

E’ terminata il 10 giugno l’attività addestrativa del 15esimo Stormo di Cervia rivolta alla gestione e al contrasto del sorvolo non autorizzato di assetti aerei a pilotaggio remoto, noti con l’acronimo UAS (Unmanned Aerial System), che ha interessato tutto il Reparto per la durata di quattro giorni. All’esercitazione ha partecipato il Centro di Eccellenza Aeromobili a Pilotaggio Remoto (C.d.E. A.P.R.) di Amendola, che ha supportato l’attività impiegando droni commerciali in propria dotazione simulandone l’uso malevolo.

Tutto il personale del 15esimo Stormo si è quindi confrontato con il sorvolo non autorizzato di droni in area aeroportuale, problematica di stretta attualità che la Forza Armata sta affrontando. Le incursioni effettuate dagli assetti del Centro di Eccellenza di Amendola hanno visto, infatti, la pronta risposta delle varie articolazioni dello Stormo, dalla protezione delle forze, alla sicurezza volo, al traffico aereo, rendendo particolarmente realistici ed efficaci gli scenari realizzati ed eseguendo così un’attività addestrativa di tipo complesso. Al termine dell’esercitazione è stata effettuata una valutazione generale delle procedure in vigore e delle azioni correttive ritenute opportune al fine di incrementare la sicurezza del sedime aeroportuale. Tutte le attività si sono svolte nel rispetto delle norme anti Covid.

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