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"Educare alla parità" per diffondere la cultura di genere e di valorizzazione delle differenze nelle scuole

Il progetto si propone di supportare il lavoro dei docenti, del personale scolastico e delle famiglie, impegnati quotidianamente nell’educazione alle pari opportunità

Il progetto “Educare alla parità”, nato per sviluppare uno spirito critico nei ragazzi delle scuole secondarie di II grado rispetto ai temi di genere e giunto alla sua seconda edizione, si propone di supportare il lavoro dei docenti, del personale scolastico e delle famiglie, impegnati quotidianamente nell’educazione alle pari opportunità per porre fine a forme di discriminazione nei confronti di donne e uomini in tutti gli ambiti ed in particolare nel mondo del lavoro.

Il progetto proposto dalla Consigliera di Parità Provinciale e Regionale Sonia Alvisi vede coinvolti Provincia di Ravenna, Regione Emilia-Romagna, Ausl Romagna – sede di Ravenna, Camera di Commercio, Agenzia Regionale per il lavoro, MIUR – Ufficio X – Ambito territoriale di Ravenna e Tavolo Lavoro, Salute, Conciliazione e Salute delle donne. Come sostiene la Consigliera Alvisi, “non ci sono lavori solo per uomini o solo per le donne, né ruoli predefiniti in famiglia né al lavoro. Ampliare significa non avere preconcetti su alcune professioni: il mercato del lavoro è l’insieme di più lavori tutti con uguale dignità ed importanza. Ancora oggi persistono stereotipi che individuano ambiti occupazionali per donne o uomini, precludendone altri, senza tener conto delle reali aspirazioni ed attitudini individuali. Un problema che sembra essere presente in molti ambiti lavorativi e su cui è ancora necessario riflettere per trovare soluzioni di parità reale e concreta”.

“Non arrendersi, portare avanti il proprio lavoro con serietà, credere nei propri sogni” è il consiglio di Emanuela Bacchilega incontrata nel Calzaturificio Emanuela s.r.l di Bagnacavallo alle ragazze che sono interessate ad intraprendere un percorso professionale simile al suo. “Avere un’idea chiara, cercare di prepararsi sul campo normativo, tecnico e fare esperienze lavorative” è il suggerimento di Chiara Roncuzzi, titolare di Podere Pilicca di Ravenna per sostenere dinamiche di autostima ed autoimprenditorialità”. “Le maggiori criticità per una donna nel mercato del lavoro sono rappresentate dagli stereotipi, cioè pensare che una donna non abbia tutte le capacità necessarie per ricoprire tutti i ruoli che desidera. La persona “capace” deve avere le stesse possibilità di poterlo fare, uomo-donna che sia: non è una questione di genere. Ognuno, uomo o donna, ha una sfaccettatura, una peculiarità che nella gestione può contribuire al risultato” aggiunge Mirella Paglierani, presidente di Gemos soc. coop. di Faenza.

Limitato accesso delle donne a posizioni lavorative apicali, differenziale salariale tra uomini e donne, conciliazione tra lavoro e famiglia saranno alcune tematiche che verranno affrontate con gli studenti delle scuole secondarie di II grado mercoledì 4 dicembre in Camera di Commercio di Ravenna, Sala Cavalcoli, Viale L.C. Farini, 14, ore 10.30. Durante l’evento sarà trasmesso il prodotto multimediale “Vite da imprenditrici – Racconti e testimonianze di esperienze sul territorio ravennate” progetto 4 azione 3 del Piano dell’Orientamento Regione Emilia-Romagna rif.pa 10704/2018/rer prodotto da Gianni Gaudenzi – Luna Video per A.E.C.A. per indirizzare le ragazze verso percorsi di studio e formazione a carattere scientifico e tecnologico, nonché sensibilizzare la collettività sul problema della discriminazione delle donne in ambito economico e lavorativo.

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