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Il Centro di aiuto alla vita di Castel Bolognese nel 2020 ha aiutato 71 famiglie

L’organizzazione di volontariato si propone di sostenere la vita fin dal suo concepimento e opera per aiutare famiglie, mamme e ragazze madri in difficoltà

Si rinnova il binomio tra la BCC della Romagna Occidentale e il Centro di Aiuto alla Vita di Castel Bolognese. L’organizzazione di volontariato, nata nel 2008, si propone di sostenere la vita fin dal suo concepimento e opera per aiutare famiglie, mamme e ragazze madri in difficoltà nell’accogliere la nascita di un figlio. Un percorso virtuoso in stretta sinergia con la rete dei servizi sociali, altre associazioni locali unite nel Tavolo Sociale e il Banco Alimentare.

Il periodo emergenziale pandemico ha fatto aumentare le richieste di aiuto e le segnalazioni da parte degli assistenti sociali in vari Comuni del territorio a causa delle crescenti criticità dettate dall’incertezza lavorativa e non solo. L’attività del C.A.V. di Castel Bolognese, grazie alla disponibilità dei volontari, non si è mai fermata intensificando i contatti telefonici con i nuclei assistiti e organizzando la consegna a domicilio di alimenti per l’infanzia, pannolini e prodotti per l’igiene dei bimbi da 0 a 3 anni e di attrezzature e vestiario fino ai 12 anni. Una maglia solidale in grado di soddisfare anche le esigenze di alcune famiglie più bisognose di Riolo Terme, Casola Valsenio e Solarolo.

I numeri dell’anno 2020 parlano chiaro: le famiglie assistite con spesa mensile o abbigliamento sono state 71 ed i bimbi a progetto, da 0 a 3 anni, ben 52. I costi per l’acquisto di questi importanti articoli sono aumentati e la pandemia ha impedito l’organizzazione di quegli appuntamenti di raccolta di prodotti per l’infanzia in collaborazione con i supermercati del paese. Stop forzato anche a tutte le iniziative di autofinanziamento e, in occasione della tradizionale Giornata Nazionale per la Vita, fissata la prima domenica di febbraio di ogni anno, nessuna possibilità di reperimento fondi derivante dalla vendita delle primule e dall’allestimento del Pranzo per la Vita.

“Siamo consapevoli che questa emergenza porterà con sé ulteriori preoccupazioni che metteranno ancora più nel dubbio una coppia nell’accogliere una nuova vita – spiega la presidente del C.A.V. di Castel Bolognese, Paola Dalmonte -. Per questo, sempre grati per quanto devoluto dalla BCC della Romagna Occidentale nel tempo, utilizzeremo il contributo economico elargito quest’anno per l’acquisto di prodotti e alimenti per i bimbi da 0 a 3 anni”.

“I nostri fondatori, ispirati alla Dottrina Sociale della Chiesa, unirono le loro forze e il loro impegno nel 1904 guardando al futuro con gli occhi della speranza e noi oggi riteniamo doveroso, nel rispetto della nostra identità e del pensiero di tutti, offrire quando possibile un sostegno a chi si impegna ogni giorno per alleviare le persone e le famiglie dalla fatica di questa epoca così travagliata in cui emergono tutte le nostre fragilità umane e sociali”, conclude Luigi Cimatti, presidente della BCC Romagna Occidentale.

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