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Massa Lombarda commemora lo spietato eccidio alle case Baffè e Foletti

Sono previste diverse iniziative per non dimenticare gli accadimenti di quello stesso giorno dell’ottobre 1944

Lunedì 17 ottobre il Comune di Massa Lombarda ricorda il 78esimo anniversario dell’eccidio alle case Baffé e Foletti. Sono previste diverse iniziative per non dimenticare gli accadimenti di quello stesso giorno dell’ottobre 1944. "Celebrare l'eccidio alle case Baffè-Foletti e ricordare le 23 vittime innocenti significa anche mettere in evidenza il valore della Resistenza all'invasore nazi-fascista da parte di persone di ogni età, condizione sociale, provenienza geografica - commenta il Sindaco e Presidente del Comitato Unitario Antifascista Daniele Bassi - Massa Lombarda ha pagato un prezzo altissimo, contribuendo a restituire ad ognuno libertà e democrazia e quello straordinario impegno va ribadito ogni giorno, a maggior ragione oggi con tentativi sempre più evidenti di riportare l'orologio della storia a quei disgraziati momenti, da parte di chi non si è mai rassegnato alla caduta del partito fascista, ora fuorilegge. Dove deve restare".

Il 17 ottobre 1944 fu consumato uno dei più tremendi e feroci massacri avvenuti nella provincia di Ravenna. Un manipolo di nazifascisti si diresse verso la proprietà dei Baffè per punirli del loro impegno nella lotta partigiana. In tutto furono assassinate 23 persone appartenenti alle famiglie Baffè e Folletti, insieme ad amici, ospiti occasionali, vicini e dipendenti. In seguito alla carneficina le abitazioni delle due famiglie furono incendiate e fatte saltare in aria con mine, mentre i cadaveri vennero bruciati.

Le iniziative dedicate alla memoria cominceranno sabato 15 ottobre. Presso la Sala del Carmine verrà inaugurata la mostra documentaria “1919-1943 Come la violenza fascista di impadronì di Massa Lombarda. L’antifascismo straordinario dei massesi. La bella storia della frutticoltura”. La mostra inquadra il forte movimento antifascista clandestino che si oppose alla dittatura. Sono 101 i perseguitati documentati. Il movimento di dissenso si cala in un contorno di sviluppo economico dovuto alla frutticoltura, industrie dell’indotto e le fabbriche legate all’agricoltura. Questa crescita economica permise alle campagne massesi, e anche gran parte di quelle italiane, di sollevarsi dalla povertà. La mostra sarà visitabile fino al 30 ottobre, il venerdì dalle 10 alle 12, il sabato e la domenica dalle 10 alle 12, e dalle 15 alle 18. Per visite guidate contattare il numero 0545.82207.

Lunedì 17 ottobre si svolgeranno le celebrazioni per commemorare l’anniversario dell’eccidio. Alle 18 verranno deposti fiori nei luoghi dell’eccidio, cui seguirà alle 20 da piazza Giacomo Matteotti il corteo della pace e della giustizia con deposizione delle corone al monumento ai caduti in piazza Umberto Ricci. A seguire in piazza Matteotti ci sarà il “Flashmob per uno mondo di pace” a cura degli alunni delle classi V dei plessi “Luigi Quadri” e Angelo Torchi”. Infine, appuntamento alla Sala del Carmine. Gli alunni delle classi III della Scuola Secondaria di I grado introdurranno la serata presentando “Salvo d’Acquisto” con letture. Accompagneranno poi i saluti del Sindaco e Presidente del Comitato Unitario Antifascista Daniele Bassi, del Presidente ANPI provinciale Renzo Savini e del Vicepresidente dell’ANPI Nazionale Mari Franceschini. A concludere Matilde Donati, la giovane iscritta all’ANPI, presenterà la serata dove verrà illustrata la mostra di questa edizione, con video, proiezione di diapositive animate e commentate a cura di Mauro Remondini, Presidente dell’ANPI di Massa Lombarda e Sant’Agata sul Santerno.

Questo ciclo di commemorazioni terminerà martedì 8 novembre. Alle ore 20:30 alla Sala del Carmine si terrà “La violenza lunga: dalla conquista del potere alla mappa delle stragi nazi-fasciste 1920-1944”. Una presentazione di produzioni multimediali per lo studio e la didattica del fascismo in Emilia-Romagna. Interverranno alla serata il Sindaco e Presidente del Comitato Unitario Antifascista Daniele Bassi, Roberta Mira docente dell’Università di Bologna e Giuseppe Masetti Direttore dell’Istituto Storico della resistenza di Ravenna. Le celebrazioni sono organizzate dal Comitato Unitario Permanente Antifascista a difesa delle istituzioni democratiche e repubblicane.

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