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Romagna terra di grandi personaggi

Romagna terra di grandi personaggi

A cura di Lorenzo Matteucci

Marino Moretti: la Romagna attraverso gli occhi del crepuscolarismo

Marino Moretti è stato “emblema della letteratura domestica e romagnola”, un poeta che con la sua sensibilità artistica ha saputo cogliere l’essenza della realtà in tutte le sue sfaccettature

Piove. È mercoledì. Sono a Cesena
ospite della mia sorella sposa,
sposa da sei, da sette mesi appena.
Batte la pioggia il grigio borgo, lava
la faccia della casa senza posa,
schiuma a piè delle gronde come bava.
Tu mi sorridi. Io sono triste.
[...]
Piove. È mercoledì. Sono a Cesena,
sono a Cesena e mia sorella è qui
tutta d’un uomo ch’io conosco appena.

Questo stralcio tratto dalla composizione “A Cesena” di Marino Moretti ne contiene l’essenza della poetica. La Cesena vissuta e descritta dallo scrittore è impregnata di un triste sentimentalismo che, unito al grigiore che domina l’ambientazione, fa della poesia un tipico esempio di quella corrente letteraria nota come crepuscolarismo.

Marino Moretti nasce a Cesenatico nel 1885, in quella zona della Romagna sospesa tra terra e mare così come la poesia di Marino è tanto malinconica quanto ironica. Dopo un’iniziale formazione tra Ravenna e Firenze (dove diviene amico di un altro grande protagonista della letteratura del Novecento, Aldo Palazzeschi), comincia la sua attività di poeta e scrittore. Già i titoli delle raccolte più famose di Moretti ne rivelano aspetti della poetica e della visione della vita. “Poesie scritte col lapis” del 1910 e “Poesie di tutti i giorni” del 1911 ci testimoniano l’attenzione che Moretti ha posto sulle situazioni quotidiane, sugli aspetti umili dell’esistenza, così fugace e mutevole da poter essere descritta unicamente a matita.

In realtà, le poesie e le prose di Marino Moretti sopravvivono ancora oggi, così come la sua casa natale a Cesenatico, adibita a museo e biblioteca. Spulciando tra i numerosi volumi (circa 6000) appartenuti al poeta, possiamo trovare opere di narrativa, poesia e teatro, sia italiana che straniera (in particolare francese).  Opere leggendo le quali Moretti si è formato, facendo attenzione alle tematiche del verismo e del simbolismo, che più si confacevano alle sue attitudini letterarie.

Da queste letture Marino ha tratto ispirazione per le atmosfere delle sue poesie, spesso pervase da un velo di malinconia, da uno sguardo intenso ma anche distaccato sui tanti aspetti della quotidianità spesso trascurati, quelli che anche Giovanni Pascoli sapeva valorizzare egregiamente grazie alla sua poetica delle piccole cose. Come si legge sul sito della sua casa-museo, Marino Moretti è stato “emblema della letteratura domestica e romagnola”, un poeta che con la sua sensibilità artistica ha saputo cogliere l’essenza della realtà in tutte le sue sfaccettature. 

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