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Suono ma nessuno apre

Suono ma nessuno apre

A cura di Matteo Fabbri

Le piccole realtà vanno sostenute: il concorso canoro nato a Ravenna quasi 10 anni fa

L’idea alla base di questo concorso era provare a creare un punto d’incontro tra i professionisti e i giovani, senza precludere a nessuno la possibilità di partecipare

Ci si riempie sempre la bocca con frasi come “le piccole realtà vanno sostenute, evviva le piccole realtà”; eppure alla fine, stringi stringi, si parla sempre e solo di manifestazioni famose, nazionali e professionali come “X Factor” e simili, oppure iniziative provinciali e regionali di una certa rilevanza, magari perché promosse da Comuni ed enti pubblici. Del resto, spesso l’obiettivo di coloro che trattano questi argomenti, siano essi critici o pagine social, è quello di avere un ritorno, riscuotendo quante più interazioni possibili e il cosiddetto “engagement”, come dicono i professionisti del settore. Ed è ovvio che progetti modesti, e in un certo senso amatoriali, non tirino più di tanto e quindi non siano interessanti in primis proprio per chi ne deve o vuole scrivere.

Per questo motivo oggi mi va di parlare di una “piccola realtà” della nostra città che ormai da qualche anno sta, è proprio il caso di dirlo, “sopravvivendo” solo grazie a sé stessa e alla passione di chi dietro ci mette tempo e impegno, senza scopo di lucro e per il solo spirito di voler costruire qualcosa di bello e accessibile a tutti. Sto parlando del concorso canoro intitolato “In...Canto” che si tiene proprio a Ravenna, nato quasi dieci anni fa, precisamente nel 2013, da un’idea di Alessandra Cogoli (Presidente dell’Assocazione “Quelli della Recita”). Sulla scia del boom dei talent show negli anni sono nate tante competizioni di canto, spesso gestite in maniera poco trasparente (per non dire altro, ma vorrei essere diplomatico) - cioè con iscrizioni molto care, o addirittura dove paghi per andare avanti, o ancora con giurie poco qualificate e a caccia di allievi allocchi.

L’idea alla base di questo concorso invece era provare a creare un punto d’incontro tra i professionisti e i giovani, senza precludere a nessuno la possibilità di partecipare. Riducendo i costi all’osso, bussando alla porta di tanti eventuali finanziatori, e grazie al lavoro dei volontari è stato possibile non gravare sui concorrenti con pesanti quote di iscrizione, garantendo premi mirati a permettere di coltivare questo bellissimo hobby (attrezzature, basi, lezioni, incisioni, ospitate in radio e tv per fare gavetta, ecc...) offerti dagli sponsor tecnici che hanno creduto nel progetto.

L’organizzazione ha puntato a offrire un palco fondamentalmente a chiunque voglia esibirsi, senza escludere a priori nessuno, senza limiti di età o di esperienza, rischiando magari anche qualcuno alle prime armi che rasenta l’intonazione ma che è mosso dalla spontaneità, la caratteristica più bella in rassegne di questo genere. Si favorisce ovviamente il talento e si da visibilità, cercando però contemporaneamente di non alimentare aspettative eccessive, soprattutto nei più giovani. Tutto questo tentando di offrire anche un intrattenimento leggero, ma di qualità, al pubblico di volta in volta presente nei vari locali dove si svolgono le selezioni e nelle location delle finali, finanche nelle dirette online.

Le prime due edizioni hanno infatti visto la finale svolgersi al Teatro Zodiaco, le successive quattro in Piazza San Massimiano a Punta Marina, mentre la finale dell’ultima edizione pre-pandemia si è tenuta nell’incantevole Piazza San Francesco a Ravenna. Storica presentatrice è Alessandra La Rosa, nota e apprezzatissima voce della nostra zona, affiancata negli anni da diversi partner. La giuria è presieduta dal dottor Franco Fussi, che con la sua adesione al progetto è diventato una sorta di garante della gara. Mentre i giurati sono sempre stati addetti ai lavori come cantanti, musicisti, dj, speaker radiofonici e insegnanti di canto. Col tempo il numero di concorrenti è costantemente cresciuto, fino ad arrivare a quasi cinquanta nelle ultime due edizioni live, con partecipanti provenienti da tutta l’Emilia Romagna.

Vista la difficile situazione degli ultimi due anni, il concorso si è spostato sul web dove a essere valutati sono i filmati delle interpretazioni, inviati direttamente dai concorrenti e mandati in onda in un’unica serata live su Facebook, che per l’edizione in arrivo avrà luogo nella sera di domenica 9 gennaio 2022. Questa formula ha temporaneamente sostituito quella tradizionale composta da quattro selezioni prima della serata finale. Ma ovviamente, come per tutte le manifestazioni grandi e piccole, professionali e amatoriali, famose e non, si spera di poter tornare presto allo spettacolo in piazza, col pubblico presente. Com’è che era già? “Le piccole realtà vanno sostenute, evviva le piccole realtà”? Ecco, appunto.

A questo link è possibile ascoltare il podcast di Suono ma nessuno apre

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