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Venerdì, 19 Aprile 2024
Suono ma nessuno apre

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A cura di Matteo Fabbri

Musica da 007: le 10 migliori canzoni dei film di James Bond

I temi principali del franchise “James Bond” col tempo sono diventati una specie di piccolo genere musicale: pezzi iconici che hanno scandito i tempi sin dagli anni '60, e sono stati capaci di raccontarci il contesto in cui sono uscite

Finalmente, dopo mille rinvii, giovedì 30 settembre esce anche nelle sale italiane “No Time To Die”, il nuovo capitolo dell’agente 007, James Bond. Per celebrarlo anche dal punto di vista musicale, come è uso in questo blog, ho voluto stilare una top ten delle migliori “Bond Songs” che si sono succedute nel corso degli anni. I temi principali del franchise “James Bond”, infatti, col tempo sono diventati una specie di piccolo genere musicale: pezzi iconici che hanno scandito i tempi sin dagli anni '60, e sono stati capaci di raccontarci il contesto in cui sono uscite. I film di questa saga però sono tanti, ben venticinque, per cui ho deciso di tagliare compilando la classifica delle migliori dieci canzoni (a mio gusto, fatemi sapere il vostro). La graduatoria quindi è musicale, non cinematografica.

10) Gladys Knight – Licence To Kill (1989) - Brano epico con questa atmosfera imperiosa, molto sulla falsariga di “Goldfinger” di Shirley Bassey: qui siamo nel 1989 e abbiamo una Gladys Knight a piena potenza, con un pezzo che parte in maniera oscura, quasi dark, e si mantiene su coordinate tormentate e aggressive per tutta la durata. Anche il testo è abbastanza crudo e ricalca in un certo senso il Bond a cui fa da colonna sonora ovvero quello interpretato da Timothy Dalton, più “violento e vendicativo” rispetto alla media del resto della saga. Questo brano non l'ho quasi mai visto nominare in nessuna classifica delle canzoni più belle di 007. Penso paghi lo scotto di far parte di una pellicola “minore” con Timothy Dalton e quindi già di per sé squalificante agli occhi dei fan. In realtà secondo me è una canzone di una maestosità con pochi eguali tra quelle che hanno fatto da soundtrack ai film di James Bond.

9) Nancy Sinatra – You Only Live Twice (1967) - Un classico dall'atmosfera un po' esotica, grazie alla voce romantica e al contempo un po' criptica e misteriosa di Nancy Sinatra, ma grazie anche all'arrangiamento d'archi con quel crescendo che è diventato storia. Opera di John Barry. Ecco, premessa fondamentale: oggi abbiamo straordinari interpreti, cantautori e musicisti. Ma dietro a gran parte di queste colonne sonore si celava proprio il compositore inglese John Barry, nome legato indissolubilmente ai temi musicali di Bond, con quel suo stile inconfondibile di archi e la potenza dei fiati, in particolare quando doveva sottolineare i climax di certe scene divenute poi immortali proprio grazie alla musica che le accompagnava.

8) Chris Cornell – You Know My Name (2006) - Qui siamo nel 2006, con “Casino Royale” e il rock carico e tiratissimo di Chris Cornell, quasi a voler staccarsi dal passato. Brano meno convenzionale, che forse fa specie vedere in una top-10 ma trovo che sia da apprezzare il coraggio del cambiamento. Una canzone dallo stile diverso rispetto alle sue “sorelle” della saga. Come del resto è diverso e più grezzo è il Bond di Daniel Craig, quasi a voler evidenziare un rinnovamento, una nuova ventata, una nuova era quale poi sarà quella di Craig fino a oggi.

7) Paul McCartney & Wings – Live And Let Die (1973) - Un brano letteralmente a briglie sciolte, una cavalcata entusiasmante come un inseguimento, come un treno a vapore sempre in corsa alla conquista degli Stati Uniti, risultato raggiunto dalla pellicola. Questa composizione di Paul McCartney e i suoi Wings è quasi una suite per come la canzone muta durante gli appena tre minuti di durata: una partenza romantica che deflagra fino a trasformarsi in un pezzo rock tesissimo. Un brano veramente vigoroso, trascinante ed evocativo, non a caso ripreso migliaia di volte, una su tutte la versione dei Guns N Roses.

6) Garbage – The World Is Not Enought (1999) - Qui abbiamo forse la differenza più grossa di qualità tra pellicola e canzone. “Il Mondo Non Basta” infatti fece storcere il naso ai fan per la mancanza di ispirazione e di ritmo. Problemi che però non ci sono, a mio parere, nella canzone proposta dai Garbage e dalla figura carismatica di Shirley Manson. Come carismatica era la Bond girl in questo film, Sophie Marceu. Un pezzo con una drammaticità e un pathos che esplode nel ritornello, uno dei più riusciti del lotto odierno. Un rock orchestrale, elegante, raffinato ma anche molto tagliente. Con una produzione al passo con i tempi, con quei tempi ovviamente, che però non suona vecchia o datata oggi. Era quasi d'avanguardia, avevano osato senza però esagerare come in altri casi (mi viene in mente Madonna in “Die Another Day” che forse passò un po’ dall'altra parte).

5) Adele – Skyfall (2012) - Dico la verità: a me Adele non piace particolarmente. L'ho sentita in alcune occasioni anche dal vivo e non mi ha mai entusiasmato. Ma di fronte a una canzone simile, cosa le volete dire? Una grande carica emotiva per una superba interpretazione vocale, davvero magistrale. Cinque minuti di cupezza in salsa vintage che hanno avuto un impatto fondamentale nella pellicola. Il perfetto brano d'atmosfera con cui presentare i titoli di testa e fare iniziare un film. Praticamente già un classico appena pubblicata, con uno stile e un arrangiamento molto moderni. Capace, tra l'altro, di vincere Oscar e Golden Globe.

4) Duran Duran – A View To A Kill (1985) - Mi ha sempre fatto un po' sorridere la contrapposizione tra un Roger Moore ormai anziano in questo capitolo della saga, e i Duran Duran che invece in quel momento erano all'apice, giovani, attualissimi e moderni. Eravamo nel 1985 e in quel preciso istante erano la band più conosciuta del pianeta avendo piazzato questa “A View To A Kill” in vetta alla classifica statunitense (ad oggi l'unica canzone di 007 a riuscire in questa impresa). Si tratta di un coinvolgente synth-pop tipicamente ‘80s, che riesce però ad andare a braccetto con i suoni orchestrali forniti dal John Barry nominato in precedenza. Una canzone in realtà molto complessa, soprattutto per le quattro diverse linee vocali che si alternano durante tutto il pezzo: una cosa abbastanza rara per una pop-song, che solitamente ha strofa tutta uguale e ritornello.

3) Shirley Bassey – Goldfinger (1964) - “Goldfinger” è stata una pellicola molto importante a livello iconografico perché introdusse un sacco di novità, tratti distintivi e immagini che tutti associamo da sempre alla saga di James Bond. Siamo nel 1964 e per un film epico ci voleva una canzone altrettanto epica trainata da una voce potente, un'interpretazione vocale pazzesca. Un brano con un senso del pericolo e della suspance costanti e anche, mi viene da dire, un tocco di erotismo. Piccolo aneddoto: all'incisione di questa canzone partecipò anche un giovanissimo Jimmy Page, futuro chitarrista dei Led Zeppelin.

2) Jack White & Alicia Keys – Another Way To Die (2008) - Siamo nel 2008 e “Quantum Of Solace” è una sorta di continuo di “Casino Royale”. Allo stesso modo anche le sonorità percorrono strade simili, infatti rimane la matrice rock che si era sentita col precedente “You Know My Name” di Chris Cornell del 2006. Qui però abbiamo qualcosa di più variegato: il primo e finora unico duetto in una “007 song”, l'incontro tra Jack White e Alicia Keys, ovvero tra Rock e R&B. Forse qualcuno storcerà il naso nel vedere questa canzone nella mia top-3 ma personalmente ho voluto premiare l'audacia e la capacità di miscelare gli ottoni, in pieno stile Bondiano, alle chitarre grezze. Jack White qui fa tutto: produce, arrangia, suona ogni strumento e canta affianco alla Keys.

1) Tina Turner – GoldenEye (1995) - 1995, sei anni di distanza dal precedente. Un nuovo James Bond, Pierce Brosnan. Uno dei capitoli più riusciti, “Goldeneye”. Nuova linfa, insomma. In un contesto simile, la canzone principale non poteva sfigurare. E non solo non sfigura, ma risulta a mio parere uno dei picchi tra tutte le composizioni musicali della storia di 007. Allusiva, sensuale, teatrale, sinuosa, ricca di suspence, tipicamente anni '90 ma allo stesso tempo ben piantata nella tradizione di James Bond. Tina Turner si lancia in un'interpretazione con esplosione finale degna di Shirley Bassey. Piccola curiosità che forse non tutti sanno: questo brano è stato scritto da Bono e The Edge degli U2. A ben vedere, gli anni '90 furono proprio quelli in cui gli U2 si lanciarono in sperimentazioni, quindi non sorprende tanto. Insomma, al numero uno di questa classifica abbiamo una canzone divampante, esattamente come Tina Turner in quei fortunati anni.

A questo link è possibile ascoltare il podcast della puntata

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