100 anni per il poeta deportato durante la guerra Vincenzo Barberini: "Il mio segreto? Vivere intensamente"

Sabato 18 febbraio è stato festeggiato presso il centro anziani Silvagni di Voltana il centesimo compleanno di Vincenzo Barberini, ospite della struttura gestita dall’Asp dei Comuni della Bassa Romagna.
Accanto al figlio Giovanni e alle nipoti sono intervenuti l’amministratore unico dell’Asp Emanuela Giangrandi, la coordinatrice del centro anziani Nadia Samorini e Valeria Monti, presidente della Consulta di Voltana, la quale ha portato a Barberini gli auguri del sindaco Davide Ranalli e del Comune di Lugo. Gli ospiti della struttura lo hanno festeggiato con particolare affetto, leggendo frasi scritte appositamente per lui.

Nato a Brisighella, Vincenzo Barberini ha vissuto dapprima a Fusignano e ad Alfonsine, dove è nato il figlio Giovanni, poi a Bagnacavallo. Bancario per professione, ha amato molto scrivere poesie e zirudelle in romagnolo ed è stato anche autore di commedie dialettali, tutte rappresentate nei teatri. Inoltre ha dato alle stampe un libro sulla sua vita di militare in Istria dal titolo “Soldato di… avventura”.

"Tempi duri quelli della guerra – ha ricordato – in cui ho vissuto la paura, sono stato costretto a lavori pesanti e ad assistere a fucilazioni e sono stato anche in campo di concentramento". Un ricordo molto dolce lo riserva invece alla moglie Anna Liverani, "con la quale sono stato molto felice per 65 anni: era una bellissima donna ed era una pittrice, la nostra casa infatti era piena di suoi quadri".

Un’altra passione di Barberini, fin dai primi anni Quaranta, è stata il cinema e un film al quale è particolarmente legato è “Via col vento”. "Non so dirvi – ha confessato infine – quale sia il segreto per arrivare a cento anni, ma posso soltanto dirvi che ho vissuto la mia vita intensamente e continuerò così per il resto che mi rimane da vivere".