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Cronaca

142 dipendenti di Ausl Romagna no-vax sospesi dal lavoro: 36 sono nel Ravennate

I lavoratori sono stati sospesi dal diritto di svolgere prestazioni o mansioni che implicano contatti interpersonali o che comportino, in qualsiasi altra forma, il rischio di diffusione del contagio da Covid

Sono 142 i dipendenti di Ausl Romagna che al 21 febbraio hanno deciso di non sottoporsi al vaccino anticovid e che, in seguito a questa scelta, sono stati sospesi dal lavoro. Si tratta di 132 lavoratori di comparto e 10 della dirigenza, ai quali si aggiungono anche 9 convenzionati.

In particolare, nel Ravennate si tratta di 32 lavoratori di comparto, 4 della dirigenza e 2 convenzionati (per un totale di 38 sospesi); nel Cesenate 23 lavoratori di comparto, 2 della dirigenza e 1 convenzionato (per un totale di 26 sospesi); nel Forlivese 28 lavoratori di comparto, zero della dirigenza e 5 convenzionati (per un totale di 33 sospesi); nel Riminese 49 lavoratori di comparto, 4 della dirigenza e 1 convenzionato (per un totale di 54 sospesi).

I lavoratori sono stati sospesi dal diritto di svolgere prestazioni o mansioni che implicano contatti interpersonali o che comportino, in qualsiasi altra forma, il rischio di diffusione del contagio da Covid. La percentuale dei sospesi sul totale degli operatori con obbligo vaccinale è inferiore al 2% in tutti gli ambiti territoriali: in particolare 0,6% nel Ravennate, 0,7% nel Cesenate, 1,0% nel Forlivese e 1,0% nel Riminese.

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