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Cronaca

2 giugno, "La posta in gioco è la tutela dei diritti fondamentali"

Dopo l'intervento del prefetto Francesco Russo, si è svolto il conferimento delle onorificenze e la nomina dei nuovi Maestri del Lavoro

2 giugno di festa in Piazza del Popolo a Ravenna, dove si è celebrato il 69esimo della Repubblica. Dopo il solenne alzabandiera, è stato letto il messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Dopo l'intervento del prefetto Francesco Russo, si è svolto il conferimento delle onorificenze e la nomina dei nuovi Maestri del Lavoro. "Il 2 giugno rappresenta per noi italiani il momento fondativo della nostra rinnovata comunità nazionale, il momento della scelta repubblicana, un passaggio fondamentale di quel percorso di abiura del totalitarismo iniziato con la resistenza e la guerra di liberazione, l’atto di avvio della Costituzione", ha affermato Russo.

"Le istituzioni devono essere un punto di riferimento costante dei cittadini, il cui legame con esse non deve mai venire meno - ha aggiunto -. E’ il nostro fondamentale contributo all’affermazione dei principi della democrazia. La posta in gioco è la tutela dei diritti fondamentali. Diritti per i quali dobbiamo esser grati non solo ai nostri padri costituenti, ma anche alle tante donne ed ai tanti uomini che hanno sacrificato la loro vita".

LE ONORIFICENZE: Elenco dei nomi

Ravenna festeggia il 2 giugno (foto Argnani)

ALTRE INIZIATIVE - Promossa dalla Società Conservatrice del Capanno Garibaldi, si è svolta la celebrazione di Giuseppe Garibaldi nella piazza omonima. Durante la cerimonia il prefetto di Ravenna Francesco Russo ha consegnato alcuni attestati di fedeltà ai soci benemeriti e dopo i saluti rivolti ai numerosi ravennati presenti da Paolo Barbieri, a nome della presidenza della società, è intervenuto il vicesindaco di Ravenna Giannantonio Mingozzi: “solo qualche anno fa eravamo in pochi a celebrare questa ricorrenza, mentre oggi i giovani e i cittadini sono sempre più numerosi a significare una sensibilità ed un’attenzione alla storia garibaldina che fa onore a Ravenna e alle sue tradizioni patriottiche".

"Del resto - ha aggiunto - celebriamo uno dei padri della patria tra i più conosciuti in tutto il mondo, non c’è città più indicata di Ravenna a rendergli omaggio perché nel referendum Repubblica o monarchia, i nostri concittadini scelsero decisamente e con una straordinaria maggioranza di adesioni, il voto per la Repubblica; di fronte alla disaffezione che si registra verso istituzioni e partiti, gli ideali laici e repubblicani ci danno una mano a riacquistare la fiducia e l’orgoglio dei cittadini e quest’anno la ricorrenza del 2 giugno vogliamo indirizzarla ai temi dell’occupazione e dello sviluppo affinché anche a Ravenna crescano nuove occasioni di lavoro per una prospettiva dignitosa da offrire alle nuove generazioni”. Successivamente al Capanno Garibaldi, l’intervento ufficiale lo ha pronunciato il professor Luigi Tomassini, docente di storia contemporanea nel campus ravennate.

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