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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

20 anni fa la morte di Pier Paolo D’Attorre: torna il premio studio

Il premio, di 4.000 euro, sarà assegnato a insindacabile giudizio di una commissione scientifica composta da studiosi degli ambiti disciplinari

Proseguendo nell’impegno a mantenere viva la memoria della figura e dell’opera di Pier Paolo D’Attorre (1951-1997), docente di Storia contemporanea all’Università di Bologna e sindaco di Ravenna negli anni 1993-1997, Comune di Ravenna, Famiglia D’Attorre, Istituzione Biblioteca Classense, Fondazione Casa di Oriani, Fondazione Gramsci Emilia-Romagna e Università di Bologna promuovono la seconda edizione del premio di studio biennale per tesi di dottorato a lui intitolato, che fa seguito a quella del 2015. Nel ventennale della morte di D’Attorre questo premio costituisce solo una delle iniziative promosse per ricordarlo; ce ne saranno altre lungo tutto il corso dell’anno, a partire dal 27 aprile prossimo, anniversario della scomparsa.

Il bando, che scade il 20 luglio, sarà presentato pubblicamente domani, venerdì 7 aprile, alle 17 nella sala convegni della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, in via delle Donzelle 2 a Bologna, nel corso di una lezione di Mario Del Pero, professore associato in Storia e Istituzioni delle Americhe alla facoltà di Scienze Politiche Roberto Ruffilli di Forlì dell’Università di Bologna, su “Dilemmi dell’egemonia statunitense dagli anni Ottanta ad oggi”, promossa dalla Fondazione Gramsci e alla quale interverranno rappresentati di tutti i soggetti coinvolti. Per il Comune di Ravenna parteciperà l’assessora alla Cultura Elsa Signorino.

Il premio intende valorizzare i giovani studiosi e dare risalto a studi che contribuiscano ad arricchire ambiti di ricerca che furono propri del lavoro di Pier Paolo D’Attorre. Possono concorrere coloro che non abbiano già conseguito riconoscimenti economici in premi di studio per la medesima tesi e abbiano discusso in Italia o all’estero una tesi di dottorato sui seguenti temi: Economia e territorio nell’Italia contemporanea; Ceti dirigenti, forme di rappresentanza in epoca contemporanea; Rapporti fra Europa e Usa; Dimensioni del rapporto pubblico-privato nella società di massa. La tesi di dottorato di ricerca, redatta in italiano, in inglese o in francese, dovrà essere stata discussa fra il luglio 2015 e il giugno 2017. Il premio, di 4.000 euro, sarà assegnato a insindacabile giudizio di una commissione scientifica composta da studiosi degli ambiti disciplinari. L’esito sarà reso pubblico entro lunedì 30 ottobre sul sito della Fondazione Gramsci Emilia-Romagna. Il premio sarà consegnato durante una cerimonia pubblica che si terrà a Ravenna entro il 2017.

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