20 ex dipendenti Ferrari ancora senza contratto, il sindaco: "Il Comune non ha potere"

"La risposta va affidata al legislatore: o si cambiano le norme, o la pubblica amministrazione non ha potere per intervenire". Questa, in sintesi, è la risposta del sindaco Michele de Pascale ai lavoratori ex logistica Ferrari ancora in attesa di essere riassunti dopo essere rimasti senza lavoro quando l'azienda ha disdetto l’accordo di subappalto all’interno di Marcegaglia. "Il nuovo subappalto sarebbe stato assegnato a CoFaRi, azienda che si è rifiutata di riassumere totalmente i lavoratori precedentemente impiegati alle stesso condizioni di diritti e dignità del lavoro precedenti - spiega il capogruppo in consiglio di Ravenna in Comune Massimo Manzoli, che ha presentato un question time al sindaco in merito - Il 1 settembre si è appreso di uno sviluppo della vertenza che stabiliva un grosso ridimensionamento del ruolo della CoFaRi con relativo taglio dell’appalto di cui invece si sarebbe fatta carico direttamente l’azienda La Cisa, assumendo una importante parte dei lavoratori con contratto nazionale metalmeccanici, a tempo indeterminato, con una significativa riduzione degli esuberi preventivati; esuberi che sarebbero stati oggetto di ulteriori contrattazioni, con l’obiettivo di dare a tutti un lavoro dignitoso e a tempo indeterminato. 20 lavoratori su 35 sono ancora in attesa di essere riassunti a condizione dignitose che rispettino i contratti che avevano in essere fino ad agosto, mentre all’interno della Marcegaglia le aziende coinvolte starebbero continuando a far orari straordinari e starebbero assumendo personale in sostituzione dei lavorati coinvolti a dimostrazione di una piena capacità lavorativa".

"L'augurio dell'amministrazione è quello di trovare un accordo tra le parti - risponde il sindaco al consigliere, di fronte a una delegazione di ex lavoratori intervenuti durante il consiglio comunale di giovedì - Se sono state riscontrate illegittimità, ci sono strumenti della giustizia del lavoro preposti per poter agire; se, invece, si è nel campo della tutela del lavoro c'è solidarietà da parte dell'amministrazione come verso chiunque rischi di perdere il lavoro o non ce l'abbia proprio. Ma oltre a sensibilizzare e cercare di stimolare tutte le parti a fare uno sforzo per raggiungere un punto d'intesa, non abbiamo altri strumenti. Non sono a conoscenza di comportamenti anti-sindacali all'interno dell'azienda: se ne venissi a conoscenza farei un esposto in procura". "Speriamo che questa situazione rappresenti un'anomalia - ha concluso Manzoli - e che non succeda mai più una cosa del genere in un'azienda del nostro porto".