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Cronaca

212 dipendenti di Ausl Romagna no-vax sospesi dal lavoro: 53 sono nel Ravennate

I lavoratori sono stati sospesi dal diritto di svolgere prestazioni o mansioni che implicano contatti interpersonali o che comportino, in qualsiasi altra forma, il rischio di diffusione del contagio da Covid

Sono 212 i dipendenti di Ausl Romagna che al 24 gennaio hanno deciso di non sottoporsi al vaccino anticovid e che, in seguito a questa scelta, sono stati sospesi dal lavoro. Si tratta di 190 lavoratori di comparto e 13 della dirigenza, oltre a 9 convenzionati.

In particolare, nel Ravennate si tratta di 48 lavoratori di comparto, 5 della dirigenza e due convenzionati (per un totale di 55 sospesi); nel Cesenate 36 lavoratori di comparto, 4 della dirigenza e 1 convenzionato (per un totale di 41 sospesi); nel Forlivese 33 lavoratori di comparto, zero della dirigenza e 5 convenzionati (per un totale di 38 sospesi); nel Riminese 73 lavoratori di comparto, 4 della dirigenza e 1 convenzionato (per un totale di 78 sospesi).

I lavoratori sono stati sospesi dal diritto di svolgere prestazioni o mansioni che implicano contatti interpersonali o che comportino, in qualsiasi altra forma, il rischio di diffusione del contagio da Covid. La percentuale dei sospesi sul totale degli operatori con obbligo vaccinale è inferiore al 2% in tutti gli ambiti territoriali: in particolare 0,9% nel Ravennate, 1,1% nel Cesenate, 1,2% nel Forlivese e 1,4% nel Riminese.

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