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Cronaca

25 agosto, uno spettacolo teatrale per i 73 anni dall'eccidio di Ponte dei Martiri

La tradizionale commemorazione dell’eccidio del 25 agosto 1944, nel quale dodici partigiani vennero uccisi per rappresaglia dai nazifascisti, viene quest’anno arricchita dalla rappresentazione di “C’era un fiume”

La tradizionale commemorazione dell’eccidio di Ponte dei Martiri del 25 agosto 1944, nel quale dodici partigiani vennero uccisi per rappresaglia dai nazifascisti, viene quest’anno arricchita dalla rappresentazione dell’evento teatrale “C’era un fiume”, a cura di Lady Godiva Teatro, con la drammaturgia e la regia di Eugenio Sideri e la collaborazione di una ventina di ragazzi e ragazze del progetto Lavori in Comune, dell’assessorato al Decentramento. I ragazzi, all’interno del progetto, hanno frequentato un laboratorio teatrale proposto al Comune proprio da Sideri con l’obiettivo di contribuire a rendere viva la memoria di un evento molto importante nella storia della città, attraverso uno strumento divulgativo, per i più giovani e per tutti coloro che il 25 agosto alle 18 assisteranno alla rappresentazione al Ponte dei Martiri.

Il titolo “C’era un fiume” fa appunto riferimento al fatto che nella zona teatro dell’eccidio scorreva un fiume, il canale Molino. Il testo è in parte nuovo e in parte attinto da altri lavori di Sideri dedicati ai temi della Resistenza. Durante le prove, che si sono svolte nell’aula magna della scuola media Ricci Muratori, i venti ragazzi protagonisti del laboratorio, che reciteranno insieme con attori professionisti, hanno espresso il proprio apprezzamento per l’iniziativa, che ha consentito loro di studiare la storia in un modo diverso, coinvolgente e allo stesso tempo di fare nuove amicizie. Le celebrazioni del 25 agosto inizieranno alle 17.30 in piazza Garibaldi con la deposizione di corone commemorative alla lapide dedicata al sacerdote ravennate e martire antifascista don Giovanni Minzoni, ucciso in un agguato ad Argenta il 23 agosto di novantaquattro anni fa da alcuni squadristi, figura simbolo del cattolicesimo democratico italiano. Da piazza Garibaldi partirà poi un corteo diretto a Ponte dei Martiri. Lungo il percorso, alle 17.45 circa, è prevista una sosta all’ingresso della scuola media Guido Novello (piazza Caduti per la Libertà) dove verrà reso omaggio ai busti in bronzo di Mario Pasi, Primo Sarti e Agamennone Vecchi, insigniti di Medaglia d’oro al valore militare. I busti, realizzati da Angelo Biancini, sono stati collocati nell’atrio esterno della scuola nel 1964. Il ravennate Mario Pasi, medico, militare e partigiano, fu impiccato al Bosco delle Castagne, sulle colline sopra Belluno, il 10 marzo 1945, quale rappresaglia per l'uccisione di tre soldati. Ravennate anche Primo Sarti, tenente di vascello, ucciso il 10 aprile 1944, nel mar Tirreno, a bordo del Mas 505, durante un ammutinamento di marinai fascisti. Agamennone Vecchi, nato a Cremona, capitano del secondo battaglione del 28esimo reggimento di fanteria di stanza a Ravenna, fu ucciso il 16 agosto 1916 sul Podgora (Gorizia).

Il corteo raggiungerà alle 18 Ponte dei Martiri dove, dopo lo spettacolo teatrale e la deposizione di corone al monumento, interverrà il sindaco Michele de Pascale. Il sindaco terrà il discorso commemorativo dei dodici partigiani e patrioti uccisi per rappresaglia il 25 agosto 1944 dai nazifascisti in una delle azioni più feroci e brutali compiute a Ravenna durante l’occupazione tedesca: Natalina Vacchi e “Napoleone” Umberto Ricci, che furono impiccati e ai quali è stata conferita la Medaglia d’argento al valor militare, mentre vennero fucilati Domenico Di Janni, Mario Montanari, Augusto Graziani, Giordano Valicelli, Raniero Ranieri, Michele Pascoli, Valsano Sirilli, Edmondo Toschi, Aristodemo Sangiorgi, Pietro Zotti. La commemorazione sarà accompagnata dall’esibizione della Banda musicale cittadina.

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