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Cronaca

252 dipendenti di Ausl Romagna no-vax sospesi dal lavoro: 81 sono nel ravennate

I lavoratori sono stati sospesi dal diritto di svolgere prestazioni o mansioni che implicano contatti interpersonali o che comportino, in qualsiasi altra forma, il rischio di diffusione del contagio da Covid

Sono 252 i dipendenti di Ausl Romagna che al 12 dicembre hanno deciso di non sottoporsi al vaccino anticovid e che, in seguito a questa scelta, sono stati sospesi dal lavoro. Si tratta di 217 lavoratori di comparto, 17 della dirigenza e 18 convenzionati.

In particolare, nel Ravennate si tratta di 73 lavoratori di comparto, 7 della dirigenza e un convenzionato (per un totale di 81 sospesi); nel Cesenate 42 lavoratori di comparto, 4 della dirigenza e 3 convenzionati (per un totale di 49 sospesi); nel Forlivese 33 lavoratori di comparto, zero della dirigenza e 5 convenzionati (per un totale di 38 sospesi); nel Riminese 69 lavoratori di comparto, 6 della dirigenza e 9 convenzionati (per un totale di 84 sospesi).

I lavoratori sono stati sospesi dal diritto di svolgere prestazioni o mansioni che implicano contatti interpersonali o che comportino, in qualsiasi altra forma, il rischio di diffusione del contagio da Covid. La percentuale dei sospesi sul totale degli operatori con obbligo vaccinale è inferiore al 2% in tutti gli ambiti territoriali: in particolare 1,5% nel Ravennate e nel % nel Cesenate, 1,4% nel Forlivese e 1,8% nel Riminese.

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