285 dipendenti non vaccinati sospesi da Ausl Romagna: nel Ravennate sono 85
I lavoratori sono stati sospesi dal diritto di svolgere prestazioni o mansioni che implicano contatti interpersonali o che comportino, in qualsiasi altra forma, il rischio di diffusione del contagio da Covid
Sono 267 i dipendenti di Ausl Romagna che al 10 gennaio hanno deciso di non sottoporsi al vaccino anticovid e che, in seguito a questa scelta, sono stati sospesi dal lavoro. Si tratta di 251 lavoratori di comparto e 16 della dirigenza, ai quali si aggiungono 18 lavoratori convenzionati, per un totale di 285 operatori sospesi.
In particolare, nel Ravennate si tratta di 77 lavoratori di comparto, 7 della dirigenza e un convenzionato (per un totale di 85 sospesi); nel Cesenate 47 lavoratori di comparto, 3 della dirigenza e 3 convenzionati (per un totale di 53 sospesi); nel Forlivese 41 lavoratori di comparto, zero della dirigenza e 5 convenzionati (per un totale di 46 sospesi); nel Riminese 86 lavoratori di comparto, 6 della dirigenza e 9 convenzionati (per un totale di 101 sospesi).
I lavoratori sono stati sospesi dal diritto di svolgere prestazioni o mansioni che implicano contatti interpersonali o che comportino, in qualsiasi altra forma, il rischio di diffusione del contagio da Covid. La percentuale dei sospesi sul totale degli operatori con obbligo vaccinale è inferiore al 2% in tutti gli ambiti territoriali: in particolare 1,4% nel Ravennate, 1,4% nel Cesenate, 1,4% nel Forlivese e 1,9% nel Riminese.