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Cronaca

4 novembre, "Ravenna città partigiana del tricolore"

Sono numerose nel Comune di Ravenna, che oggi io amo definire città partigiana del Tricolore e della Costituzione, le iniziative per celebrare questa giornata". Queste le parole del sindaco di Ravenna, Fabrizio Matteucci.

"Nella giornata del 4 novembre Ravenna, città medaglia d'Oro al valor militare, celebra la fine del primo conflitto mondiale e, con essa, l'unità nazionale e le sue Forze Armate. Sono numerose nel Comune di Ravenna, che oggi io amo definire città partigiana del Tricolore e della Costituzione, le iniziative per celebrare questa giornata". Queste le parole del sindaco di Ravenna, Fabrizio Matteucci.

"Il nostro Paese e tanti altri nel mondo sono stretti in una crisi economica di intensità, durata ed estensione senza precedenti - prosegue il primo cittadino -. Gli scenari internazionali sono carichi di vecchie e nuove tensioni. Cresce l'instabilità, con il diffondersi del terrorismo e di movimenti eversivi transnazionali, la caduta di regimi autoritari pluridecennali e l'insorgere di forme antistoriche di radicalismo politico e religioso. Un ordine internazionale consolidato è in rapida trasformazione. Lo sono anche i moduli di sviluppo dominanti nell'ultimo sessantennio".

"Le Istituzioni internazionali, preposte alla gestione delle emergenze, fanno fatica ad intervenire con prontezza ed efficacia,frenate dalle divisioni dei paesi membri - continua il primo cittadino -. In questo quadro così complicato e in movimento, le Forze Armate Italiane costituiscono un'istituzione di riferimento per il Paese e per la comunità internazionale e, con la loro opera, contribuiscono a costruire, insieme agli strumenti militari di stati amici e alleati, la sicurezza e la stabilità nelle aree più critiche del mondo".

"La crisi economica e il debito pubblico si riverberano inevitabilmente anche sulle risorse a disposizione delle nostre Forze Armate - sottolinea Matteucci -. La politica estera e di difesa di una grande Nazione come l'Italia non può realisticamente risultare vincente senza una nuova integrazione multinazionale almeno di dimensione europea. Con queste riflessioni, rivolgo il mio augurio ed un caloroso saluto a tutti i soldati, i marinai, gli avieri, i carabinieri e i finanzieri che con il loro impegno e la loro professionalità operano in Italia e nelle missioni internazionali, a presidio della sicurezza del nostro Paese e per la stabilità e la legalità della comunità internazionale”.

 

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