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Cronaca

5 milioni per riqualificare 79 alloggi: il piano della Regione per le case popolari del Ravennate

La misura fa parte di un pacchetto di misure da 140 milioni di euro fra fondi regionali e statali del Pnrr. Bonaccini: “Tema di grande rilevanza sociale, insieme ai Comuni per aiutare le famiglie e le persone più in difficoltà”

Dare risposte concrete a un’ emergenza abitativa in crescita, e non solo nelle grandi città. La Regione rilancia il proprio impegno per il diritto alla casa, grazie a un pacchetto di provvedimenti da quasi 140 milioni di euro - tra finanziamenti nazionali e regionali - con l’obiettivo di offrire risposte a quella fascia di popolazione che sempre di più è in difficoltà nel trovare una soluzione abitativa nel libero mercato. Quasi 5 milioni di interventi riguarderanno specificatamente la provincia di Ravenna.

Dagli interventi per la manutenzione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica (Erp) attualmente sfitti e che potranno così essere riassegnati, grazie ai 10 milioni di euro della terza annualità del Programma regionale ERP. A quelli sul fronte affitti, grazie a due specifici provvedimenti: il “Patto per la casa” - misura sostenuta da 4,6 milioni di euro nel 2023 per sostenere i Comuni intenzionati a creare quelle condizioni di garanzia a favore dei proprietari per aumentare gli alloggi da mettere sul mercato a canone calmierato, con un risparmio per l’affittuario fino a 2mila euro l’anno -  e il Fondo per la rinegoziazione degli affitti, che potrà contare su 1 milione di euro per uno “sconto” sul canone rinegoziato dal proprietario fino a 1.500 euro l’anno. La Giunta regionale ha recentemente  approvato la delibera sui 10 milioni di euro e si prepara a fare lo stesso coi due atti da 5,6 milioni di euro, in corso di definizione.

Si aggiungono poi 124 milioni di euro del Fondo complementare del PNRR per 56 interventi di riqualificazione complessiva di edifici Erp che coinvolgeranno 910 alloggi Erp tra Rimini e Piacenza. Ammontano quasi a 5 milioni gli interventi di riqualificazione in provincia di Ravenna. Un ventaglio di soluzioni presentato mercoledì dalla assessora alla Programmazione territoriale e politiche abitative, Barbara Lori, e dal presidente Stefano Bonaccini.

“Vogliamo confermare il nostro impegno per il diritto alla casa- sottolineano il presidente Bonaccini e l’assessora Lori-. Soprattutto in un momento in cui sempre di più le fasce più fragili della popolazione faticano a trovare un alloggio a costi accessibili, anche quando hanno un lavoro: famiglie con figli, monoreddito, ma anche tanti giovani, anziani, persone con disabilità”. “Oggi presentiamo un pacchetto di misure importante e innovativo – chiudono - per accelerare sulla riqualificazione degli alloggi pubblici e allo stesso tempo fare in modo che tantissimi alloggi sfitti possano essere di nuovo assegnati.”

Edilizia Erp: gli interventi nel Ravennate

In Emilia-Romagna dal 2020 a oggi sono 2.295 gli alloggi Erp su cui è stata realizzata o è prevista attività di manutenzione e riqualificazione. Di questi 1.385 grazie alle due annualità del Programma regionale per l’edilizia residenziale pubblica, per complessivi 20 milioni di euro; 919 con il Programma “Sicuro, Verde, Sociale” finanziato con 124 milioni di euro del Fondo complementare del Pnrr e in fase di attuazione. Mentre sono in arrivo ulteriori finanziamenti per 10 milioni grazie alla terza annualità del Programma regionale Erp.

In provincia di Ravenna grazie al programma regionale Erp sono stati finanziati nel biennio 2020-2021 interventi di recupero su 144 alloggi per un investimento di  1.627.772 euro, mentre sono previsti  quattro nuovi interventi di riqualificazione complessiva di edifici Erp che coinvolgeranno ulteriori 79 alloggi per un finanziamento di  4.950.000  euro grazie al programma “Sicuro, Verde, sociale”. Faenza, Russi, Lugo, Ravenna i Comuni interessati. Nel dettaglio sono previsti interventi su 30 alloggi nel Comune di Ravenna (1.500.000 euro), 8 a Faenza (1.140.000), 34 a Lugo (1.580.000) e 7 a Russi (730.000).

Al via il “Patto per la casa” e il Fondo per la rinegoziazione degli affitti

Una misura innovativa di housing sociale che punta e rimettere sul mercato a canone calmierato, per almeno cinque anni appartamenti di proprietà pubblica o privata attualmente non occupati. Il tutto con la regia dei Comuni che saranno beneficiari dei 4,6 milioni di risorse regionali. A loro il compito di costituire “agenzie per la casa” attraverso cui individuare, raccogliere e gestire dai privati gli alloggi vuoti e assegnarli in locazione a nuclei famigliari che rientrano nella cosiddetta fascia grigia, che cioè non sono in possesso dei requisiti per accedere all’edilizia pubblica, ma in difficoltà nel trovare alloggi sul libero mercato e con un’Isee familiare compreso tra i 9.350 euro e i 35 mila euro.

Il risparmio per l’affittuario può arrivare fino a 2mila euro l’anno, mentre il proprietario potrà contare su una serie di garanzie che potranno coprire le eventuali morosità, ovvero i ripristini dell’alloggio sia in fase di avvio che di chiusura del contratto alla scadenza. 

A completare il pacchetto di provvedimenti, in arrivo anche il Fondo per la rinegoziazione degli affitti sostenuto da 1 milione di euro della Regione. La misura prevede l’applicazione del canone concordato ma con uno “sconto” per chi affitta fino 1.500 euro, coperto dall’intervento pubblico. Requisito indispensabile è l’accordo tra proprietario e locatario, che devono rivolgersi al Comune di residenza per poter “ricontrattare” il canone. Anche questa misura si rivolge a una fascia di popolazione con un Isee familiare fino a 35mila euro l’anno. Per accedere all’edilizia Erp invece è previsto un Isee fino a 17mila euro. Mentre per usufruire dei contributi del Fondo per l’affitto occorre avere un indicatore della situazione economica equivalente fino a 17.154 euro oppure fino a 35mila euro, ma in questo caso con una diminuzione del reddito Irpef di almeno il 25% rispetto a quello del 2021. 

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