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Cronaca Faenza

Patto di gemellaggio: inaugurata a Jingdhezen "Faenza Square"

Il patto di gemellaggio con Jingdhezen ha aperto la strada inquesti primi anni a importanti opportunità artistiche e culturali, alcune già attivate, altre in fase di perfezionamento

E' stata inaugurata marted' a Jingdhezen, nella Repubblica Popolare Cinese, "Faenza Square". Si tratta di uno spazio urbano interamente progettato dai tecnici del Settore urbanistico del Comune di Faenza in cui sono ampiamente richiamati e riconoscibili alcuni simboli della città manfreda.  La cerimonia, inserita nel programma di apertura dell'annuale Fiera internazionale della ceramica e della porcellana, si è svolta alla presenza delle massime autorità della città cinese gemellata con Faenza dal 2013, e di una delegazione faentina guidata dal sindaco Giovanni Malpezzi e dall'assessore all'urbanistica Domizio Piroddi.

La realizzazione di una piazza dedicata a Faenza, idea nata dagli amministratori cinesi nell'ambito degli accordi di gemellaggio tra le due città, rappresenta un grandissimo riconoscimento per la tradizione ceramica faentina, privilegiata in questa scelta rispetto ai molti altri importanti centri della ceramica famosi nel mondo. Portata a termine in meno di tre anni da manodopera locale, Faenza Square copre un'area di di oltre 2.300 mq e si trova all'interno di un nuovo quartiere di Jingdhezen denominato Taoxichuan Ceramic District, sede di antiche manifatture e fornaci, interessata da un'importante opera di riqualificazione urbanistica. 

Inaugurata a Jingdhezen "Faenza Square"

 "E' meraviglioso peter essere qui con voi in questa occasione - ha detto il sindaco Malpezzi nel suo saluto ufficiale - e un grande onore avere l'opportunità di inaugurare una piazza che porterà per sempre lo stesso nome della città in cui vivo, pensata per essere un grande spazio di incontro per tutti, in particolare per gli amanti della ceramica". "Grazie a questo progetto - ha sottolineato il primo cittadino - abbiamo cercato di ricreare l'atmosfera del centro storico di Faenza, con riferimento, in particolare, alla nostra Piazza del Popolo, in un grande spazio che possa trasmettere un messaggio di tradizione e di identità, ma allo stesso tempo di innovazione in ambito culturale, economico e turistico". "Faenza si trova a quasi 9000 km di distanza da Jingdezhen - ha concluso il sindaco - ma credo fermamente che a partire da oggi, la città di Faenza sarà idealmente molto più vicina".

"La costruzione di 'Piazza Faenza' nel centro di Jingdhezen è un evento di grande importanza che riveste un significato profondo nel sistema ceramico internazionale - dichiara Massimo Isola, Presidente di Ente Ceramica Faenza e Assessore alla Ceramica di Faenza -. La città della porcellana insieme alla città della maiolica: l'incontro tra due città con una dimensione storica così imponente e così legata a questi materiali creativi è una tappa di un percorso di relazioni che è in costruzione da diversi anni. Il rafforzamento delle relazioni tra queste città, tra il loro contesto produttivo e artistico, è decisivo anche in chiave futura e Faenza intende continuare a coltivarlo con passione, giorno dopo giorno. Non è un caso che la piazza sia prossima non solo alla zona universitaria, ma anche ai laboratori destinati alle residenze d'artista. Infatti, nella costruzione del dialogo, la piazza è solo un primo tassello: il secondo è rappresentato dalla circolazione di artisti fra le due città. In questi giorni due artisti faentini, Luce Raggi e Abdon Zani, sono in residenza a Jingdhezen, e abbiamo già calendarizzato una serie di scambi, con diverse personalità creative che dalla nostra città si recheranno nella città cinese anche per un periodo notevole. Queste azioni ci raccontano quindi della ceramica intesa come movimento materiale e immateriale, come confronto tra culture, sapienze e sensibilità. Lo è da secoli e le nostre città vogliono aggiornare questa consapevolezza".

"L'inaugurazione di 'Piazza Faenza' a Jingdhezen è un importantissimo tassello nella costruzione delle relazioni internazionali in corso", dichiara Giuseppe Olmeti, "rafforzando le relazioni fra le diverse città europee presenti in Cina, ponendo peraltro l'Italia in una posizione di leadership, e gettando sempre di più le basi per una partecipata ed efficace Strada Mondiale della Ceramica". Jingdhezen, fa parte della provincia dello Jiangxi, a ovest di Shanghai e a sud-est di Pechino, e conta circa un milione e mezzo di abitanti. E' unanimemente considerata la patria mondiale della porcellana, sede sin dalla metà del XII secolo della manifattura imperiale cinese, famosa in tutta l'Asia. Qui si producevano le porcellane per l'imperatore della Cina e qui, ancora oggi, lavorano migliaia di persone nella produzione di ceramica e porcellane. Dalle antiche manifatture di questa città proviene più del 90% delle pregiate porcellane cinesi esposte nei migliori musei della Cina e del mondo. Il patto di gemellaggio con Jingdhezen ha aperto la strada inquesti primi anni a importanti opportunità artistiche e culturali, alcune già attivate, altre in fase di perfezionamento.

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