rotate-mobile
Cronaca Faenza

A Faenza riparte il progetto FarmaciaAmica: colloqui e test per stare meglio

Prevenire il disagio psichico prima che si trasformi in sofferenza attraverso l'opportunità di riflettere sulle proprie modalità di relazione con gli altri e di affrontare i problemi

Prevenire il disagio psichico prima che si trasformi in sofferenza attraverso l'opportunità di riflettere sulle proprie modalità di relazione con gli altri e di affrontare i problemi. E' questo l'obiettivo del progetto Farmacia Amica che, dopo il successo degli anni passati, quest'anno propone la possibilità di svolgere un test psicologico e di ricevere una consulenza da parte di uno psicologo. Sfera Farmacie Comunali in collaborazione con la Cooperativa Sociale Zerocento ripropongono il progetto rivisitato e rinnovato avendo avuto modo di raccogliere importanti dati durante gli anno scorsi e maturato alcune riflessioni.

Da quest'anno è offerta l'opportunità di prenotare in tempi brevissimi un primo incontro gratuito con uno psicologo per poter parlare di un proprio problema e poter rileggere il proprio vissuto. L'importante novità del 2013 riguarda la possibilità di migliorare la "comprensione di sé" in tre ambiti significativi per il benessere personale: le relazioni, lo stress e la memoria. "Abbiamo scelto alcuni test di rapida somministrazione tra quelli resi disponibili dalla ricerca psicologica per dare la possibilità agli utenti del progetto di comprendere meglio il proprio comportamento in tre ambiti che ci sembravano di primaria importanza e cioè: le relazioni significative, il funzionamento della memoria e la reazione efficace allo stress.", racconta la Dott.ssa Eva Zambelli, responsabile progetti speciali della Cooperativa Sociale Zerocento tra i promotori di questa nuova iniziativa.

In farmacia si potrà andare, quindi, per testare le proprie modalità di relazione con gli altri e di affrontare le situazioni problematiche e per sviluppare una riflessione sulle proprie potenzialità in una ottica di prevenzione del disagio e di promozione del benessere. Dopo questa prima analisi della domanda è possibile proseguire con un vero e proprio trattamento di sostegno psicologico  presso lo Studio Diogene dal quale provengono i professionisti coinvolti in questa iniziativa a tariffe calmierate in quanto rientranti ed inserite nel progetto FarmaciaAmica.

“Altra novità”, aggiunge la Dott.ssa Marta Fregna direttore di Sfera Farmacie Comunali, “è quella del cosiddetto servizio di sportello. I professionisti non saranno  più presenti solo su appuntamento ma saranno sempre presenti presso la Farmacia Comunale 2 in Via Marconi il Martedì dalle 11.00 alle 12.30 e il Giovedì dalle 15.30 alle 17.00. Tutto questo per essere più vicini ai clienti della farmacia e rispondere anche a semplici domande.”

“Dai dati dell'edizione precedente emerge una tipologia di clienti molto varia”, racconta la Dott.ssa Eva Zambelli responsabile del progetto FarmaciaAmica, “età media 50 anni, identità femminile e il 50% si è trattato di casi che avevano fatto già altri percorsi nei servizi pubblici ma che hanno trovato nella farmacia e proseguito a tariffe calmierate in un luogo meno medicalizzato. La maggioranza arriva in farmacia tramite l'invio dei farmacisti (80%), il 15% tramite pubblicità sui giornali; solo il 5% inviato dai medici e questo dato è importante in quanto occorre sensibilizzare ulteriormente i medici di base rispetto a questa  opportunità. Infatti sono stati svolti in un anno di attività 58  colloqui gratuiti, gli psicologi hanno seguito 32 pazienti e 14  clienti hanno poi  proseguito a tariffe calmierate fino ad un massimo di dieci sedute. I principali sintomi sono quelli depressivi lievi; lo si evince dall'analisi dei questionari autosomministrati agli psicologi impegnati nel progetto, la maggioranza ha risolto la problematica portata e i casi di depressione severa sono stati inviati ai servizi del territorio. Purtroppo non possiamo sapere se questi hanno poi proseguito la cura per questioni di privacy. Il fatto che siano maggiormente le donne a richiedere il servizio non sorprende in quanto culturalmente le donne sono leggittimate più degli uomini ad esprimere il proprio dolore  e a farsi carico della responsabilità della cura in senso più ampio. L'età dei richiedenti sostegno  è in linea con i dati nazionali che indicano oggi la fascia dei giovani adulti in crisi.”

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

A Faenza riparte il progetto FarmaciaAmica: colloqui e test per stare meglio

RavennaToday è in caricamento