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Cronaca Bagnacavallo

A Palazzo Vecchio si restaura il 'Bollettino della Vittoria'

È in corso il restauro della lapide che riporta il cosiddetto Bollettino della Vittoria, emanato il 4 novembre 1918 dal generale Armando Diaz e che per gli italiani rappresentò la fine della Grande Guerra

È in corso in questi giorni a Bagnacavallo il restauro della lapide di Palazzo Vecchio che riporta il cosiddetto Bollettino della Vittoria, emanato il 4 novembre 1918 dal generale Armando Diaz e che per gli italiani rappresentò la fine della Grande Guerra. L’intervento sulla lapide, una tavola di marmo di 110 per 152 centimetri, viene realizzato dalla ditta Camurani Edilmarmo di Bagnacavallo grazie al ricavato dello spettacolo "Libera il tempo… Prova a sognare!" che la locale Pro Loco ha organizzato il 5 maggio scorso al teatro Goldoni in collaborazione con il Comune e l’associazione Entelechia.

Nel lungo testo del Bollettino, firmato da Diaz, si legge tra l’altro: "La guerra contro l’Austria-Ungheria è vinta… l’esercito austro-ungarico è annientato… ha lasciato finora nelle nostre mani trecentomila prigionieri con interi Stati Maggiori e non meno di 100.000 cannoni… i resti di quello che fu uno dei più potenti eserciti del mondo risalgono in disordine e senza speranza le valli che avevano discese con orgogliosa sicurezza". "Il “Bollettino” (il testo fu attribuito a D’Annunzio) – scrive Piergiorgio Costa nel suo Bagnacavallo. Le sue lapidi per conoscerla meglio (Edit Faenza 1998) – è un ibrido tra il linguaggio freddo dei dati, tipicamente militare, e quello pesantemente retorico della vittoria, anzi della rivincita contro un avversario più forte e per di più invasore". Sempre grazie alla Pro Loco, a marzo erano state sottoposte a restauro dieci lapidi commemorative poste sotto il loggiato del Comune.

Lapide Bollettino della Vittoria - Palazzo Vecchio I-2

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