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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

A Ravenna assistenza domiciliare specializzata per i malati di Sla

Il tutto è possibile grazie a un’esperienza pratica proposta da una persona affetta dalla patologia

La cura e l’assistenza domiciliare ai malati di Sla (Sclerosi Laterale Amiotrofica) sono state oggetto di approfondimento pratico da parte degli operatori e delle operatrici del Consorzio Solco e dell’associata Asscor, che avevano già seguito il corso teorico, grazie alla collaborazione offerta da Manlio Malatesta, affetto dalla malattia dal 2009.    

Manlio Malatesta si era confrontato con il sindaco Michele de Pascale sulla possibilità di avviare un progetto di assistenza domiciliare pubblica specializzata sui pazienti colpiti dalla sua stessa patologia.

Il Comune ha quindi chiesto a Sol.Co, ente gestore del servizio di assistenza domiciliare accreditato a Ravenna, di partecipare attivamente a un percorso formativo; sono state quindi coinvolte quattro operatrici sanitarie che hanno svolto proprio a casa di Malatesta un addestramento pratico su come intervenire nel modo più idoneo e adeguato sulle persone affette da questa malattia.

Una collaborazione dunque preziosa quella di Malatesta che ha direttamente istruito le assistenti sulle necessità sanitarie e di igiene che la patologia comporta, arricchendo e affinando il bagaglio di abilità professionali degli operatori. Soddisfazione è stata espressa dall’ assessora ai Servizi sociali Valentina Morigi, dalla responsabile del servizio domiciliare Solco/asscor, Rita Melette e dallo stesso Manlio Malatesta.

“Il Servizio domiciliare – afferma Valentina Morigi - è un servizio fondamentale per sostenere tutte le famiglie che si trovano nella difficoltà della gestione di un familiare che, per motivazioni legate alla propria condizione di fragilità, necessita di un supporto per continuare a restare nel proprio ambiente. Nei tre Comuni della Gestione associata sono circa 900 le persone che usufruiscono dell'Assistenza domiciliare integrata, per un investimento di circa due milioni di euro.
L'esperienza di questi anni e il trend di crescita della richiesta di attivazione di questo servizio evidenzia l'assoluta necessità di implementare e specializzare sempre più gli operatori coinvolti in questa delicata attività di assistenza, investendo in una formazione continua e puntuale e in una maggiore flessibilità del servizio. In quest'ottica la collaborazione che è nata tra Manlio Malatesta e il Servizio sociale associato è stata preziosa: grazie alla disponibilità sua e dei suoi familiari, abbiamo sperimentato la formazione sul campo, specializzando ulteriormente le competenze delle assistenti domiciliari. Per questa ragione, lo ringrazio a nome dell'amministrazione comunale”.

“L’assistenza domiciliare Solco-Asscor – aggiunge Rita Melette - ha a disposizione 70 operatori che servono i territori del comune di Ravenna, Russi e Cervia, per un totale di 900 persone assistite e circa 8 mila ore di assistenza erogata ogni mese. Il servizio domiciliare è rivolto a persone con situazioni diverse,  prevalentemente anziani, ma anche persone con disabilità e minori. Ringraziamo il sindaco de Pascale e soprattutto Manlio Malatesta per la preziosa opportunità offerta. Dalla sua grande sensibilità abbiamo potuto imparare non solo la tecnica, ma soprattutto come stare umanamente al fianco di queste persone. I benefici di questo suo "dono" andranno a vantaggio di tutte le persone di Ravenna affette da questa tremenda malattia”.

“A mio avviso – dice infine Manlio Malatesta - l’attività formativa che abbiamo svolto è stata estremamente soddisfacente. Si è trattato di un reciproco scambio di utili informazioni e dettagli. Ciò è stato reso più facile dal fatto che le operatrici che hanno partecipato avevano già una significativa esperienza e, in particolare, il requisito più importante e cioè la passione per il loro lavoro. Una persona con improvvise difficoltà fisiche dovute all’ insorgere di malattie degenerative, si trova nella necessità di individuare una risorsa che lo possa accudire e far fronte ai suoi impedimenti fisici. Questa ricerca è spesso difficoltosa e si risolve sovente con sgradite sorprese e persone inaffidabili. Ritengo molto importante dare grande visibilità a questa impostazione utilizzando i mezzi di comunicazione e in particolare quelli attualmente più usati in modo che possa costituire un esempio anche per altri comuni”.

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