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Cronaca

A Ravenna tante start-up "rosa" ma pochi giovani: e in fiera c'è anche un "barman robot"

Alla fiera di Bologna partecipa anche Colabora, l'incubatore di start up situato in Darsena che ogni anno ospita quattro nuove attività. L'Emilia-Romagna è terra fertile per le startup, piazzandosi al secondo posto in Italia per numero assoluto

C’è la startup che ha realizzato un barman robot, quella che punta solo su prodotti informatici rigenerati ed ecosostenibili e quella che ha creato una piattaforma per trovare lavori ai giovani medici. Sono alcune delle proposte che le 40 migliori startup emiliano-romagnole presentano alla 12esima edizione di Research To Business R2B (Bologna Fiere, 8-9 giugno), il salone internazionale dell’innovazione e della ricerca industriale organizzato da Regione Emilia-Romagna, BolognaFiere e Aster, società regionale per l’innovazione e la ricerca industriale, in collaborazione con Smau, che si svolge giovedì e venerdì a Bologna Fiere.

Alla fiera partecipa anche Colabora, l'incubatore di start up situato nella Darsena di Ravenna e che ogni anno ospita quattro nuove attività. Tra le startup presenti a R2B c’è Nextis4us, fondata a Bologna dal 23enne calabrese Leonardo Stamati, ingegnere meccanico e dal 29enne boliviano Dante Cruz Velasquez, ingegnere industriale. I due, che hanno seguito il percorso di accelerazione delle Serre di Aster (incubatore d’impresa realizzato con il contributo regionale) hanno sviluppato Essenza, un barman robot che in modo intelligente è capace di dosare automaticamente i cocktail con più precisione e velocità della mano umana. Un’altra startup fondata a Bologna da Domingo Noguera con Fabio Leanzi, Maurizio Bellante e Claudio Citzia, Green Idea Technologies, si propone sul mercato come il primo fornitore europeo di prodotti informatici ecosostenibili certificati. I prodotti venduti dalla società sono computer, notebook, tablet, smartphone e periferiche ricondizionati (riparati come nuovi) e toner e cartucce per stampanti rigenerati. DoctorsWork! è una startup fondata da due medici riminesi, che hanno sviluppato una piattaforma per la gestione del lavoro temporaneo in campo medico. DoctorsWork! intende valorizzare il talento dei medici e contribuire alla loro carriera creando opportunità di lavoro convenienti e qualificate. Il 27enne riminese Luca Carrai ha fondato Ethicjobs, che certifica, dà visibilità e supporta le aziende che offrono i migliori standard di qualità lavorativa. La valutazione del wellness aziendale è fatta direttamente e in forma anonima dai suoi dipendenti.

Per supportare adeguatamente tutti gli aspiranti imprenditori Aster, tramite il portale “EmiliaRomagna startup”, offre percorsi di incubazione e formazione sulle tematiche amministrative, fiscali, sulla tutela della proprietà intellettuale, oltre al supporto per le attività di crowdfunding. Inoltre anche quest’anno è stato lanciato il Silicon Valley Mindset Program, tramite il quale si selezionano 10 aspiranti imprenditori offrendogli due settimane di formazione gratuita nella regione statunitense dove sono nate le più grandi imprese innovative americane. Inoltre, proprio all’interno di R2B, sarà presentato il nuovo bando per la Silicon Valley, che sarà aperto anche alle Pmi innovative.

L’Emilia-Romagna è terra fertile per le startup: al secondo posto in Italia per numero assoluto di simili esperienze, con l’11% del totale nazionale. Delle 796 startup emiliano-romagnole, il 19% circa è composto prevalentemente da giovani e quasi l’11% da donne. Solo 3 startup su 100 hanno nella compagine societaria un numero predominante di stranieri. Secondo lo strumento di analisi elaborato da Aster, Ravenna si piazza al secondo posto per il numero di start up a presenza femminile (17,3%, dietro a Ferrara con il 21%), mentre per numero complessivo si ferma al settimo posto, con 52 start up contro le 224 della prima in classifica, Bologna. A Ravenna le start up e i giovani sembrano non andare molto d'accordo: la nostra città è infatti ultima in classifica, a pari merito con Rimini, per quanto riguarda la percentuale di presenza giovanile (solo l'11,5%).

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