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Cronaca Fusignano

A Roma il testamento di Arcangelo Corelli: da Fusignano una delegazione nella Capitale

L’invito è pervenuto al Comune di Fusignano dal direttore dell'Archivio di Stato di Roma, Eugenio Lo Sardo, e nella capitale si sono recati l’assessore alla Cultura Maria Luisa Amaducci e il presidente della Pro Loco di Fusignano Lino Costa

Una delegazione di Fusignano era presente a Roma alla cerimonia per la presentazione del volume “Arcangelo Corelli 300 anni dopo”. L’iniziativa, organizzata dall'Archivio di Stato di Roma, si è tenuta sabato scorso nella sala Alessandrina del complesso monumentale di Sant’Ivo all’università “La Sapienza”. L’invito è pervenuto al Comune di Fusignano dal direttore dell'Archivio di Stato di Roma, Eugenio Lo Sardo, e nella capitale si sono recati l’assessore alla Cultura Maria Luisa Amaducci e il presidente della Pro Loco di Fusignano Lino Costa.

Il volume, pubblicato sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica, arriva in occasione del recente restauro del testamento e dell’inventario dei beni del noto musicista. Per l’occasione è stato esposto al pubblico il protocollo notarile comprendente il testamento olografo e l’inventario dei beni di Arcangelo Corelli, insieme ad altre interessanti fonti iconografiche e documentarie relative al violinista, custodite anch’esse nell’Archivio di Stato.

Nel corso della presentazione, che si è tramutata in una vera e propria giornata di studi, sono intervenuti Eugenio Lo Sardo, direttore dell’Archivio di Stato di Roma, Vincenzo De Gregorio, preside del Pontificio Istituto di Musica Sacra, Giuseppe Maria Pilo, presidente del Centro per lo studio e la tutela dei Beni Culturali, Claudio Strinati, storico e critico d’arte, e Fabio Isman, giornalista e scrittore. L’incontro è stato presieduto da Maurizio Calvesi, professore emerito dell'Università “La Sapienza”. Erano inoltre presenti Adriano Pandimiglio della Restauro San Giorgio SAS, responsabile dell’intervento di restauro, e Simonetta Ceglie dell’Archivio di Stato di Roma, curatrice dell’edizione critica dei documenti.  

“Avere sotto gli occhi il testamento di Corelli che lo stesso musicista scrisse pochissimi giorni prima della sua morte, e sapere che se non si fosse intervenuti con un certo tempismo, sarebbe stato corroso dall'acidità dell'inchiostro, è stata un'emozione intensa e unica.”, ha affermato l'assessore Maria Luisa Amaducci. Un’emozione che presto potrà essere condivisa con tutti i concittadini. La delegazione fusignanese ha infatti portato a casa una promessa del direttore dell'Archivio di Stato: “Il testamento potrà essere esposto anche a Fusignano”. Ha chiuso l'evento un duo d’archi d’eccezione: Luigi Piovano (violoncello) e Grazia Raimondi (violino), due tra i maggiori interpreti della scena musicale internazionale, che hanno eseguito “La follia” di Corelli e altri brani del repertorio barocco.

CURIOSITA’
A pag. 72 del libro presentato, alla nota n. 7, facendo riferimento al testo di Carlo Piancastelli “Fusignano ad Arcangelo Corelli nel secondo centenario della morte”, viene riportato quanto segue: “finché vi furono gli allievi di Corelli, ogni anno, preso il Pantheon, nel giorno della sua morte, veniva celebrata una messa solenne e un'orchestra eseguiva i suoi concerti grossi”. Oggi, 2013, passati ormai trecento anni dalla scomparsa del violinista di Fusignano, c'è ancora chi ha deposto davanti alla sua lapide, ai primi di gennaio, una corona di rose rosse, a forma di cuore. La corona è dei Fusignanesi che l’11 gennaio scorso sono andati al Pantheon per onorare Corelli.

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