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Cronaca Fusignano / Via Ex Tramvia

Ex Tramvia, motoseghe in azione: "Necessario per sicurezza"

L'abbattimento degli alberi lungo la Provinciale Ex Tramvia si sta rendendo "necessario a causa della situazione di pericolo per la circolazione stradale e per la pubblica incolumità"

L'abbattimento degli alberi lungo la Provinciale Ex Tramvia si sta rendendo "necessario a causa della situazione di pericolo per la circolazione stradale e per la pubblica incolumità". A ribadirlo sono il Comune di Fusignano e la Provincia di Ravenna in una nota congiunta, nella quale viene spiegato che "la richiesta pervenuta al Comune di Fusignano da parte della Provincia previo parere del Corpo Forestale dello Stato e della Sovrintendenza per i Beni Culturali riguarda 22 essenze così come individuate dal Servizio Politiche Agricole e Sviluppo Rurale della Provincia di Ravenna"

Entrambe le Amministrazioni "ritengono sia doveroso attribuire assoluta priorità e rimedio a tutte le questioni che possono interferire con la sicurezza dei propri cittadini, pur riconoscendo la grande importanza che la componente ambientale ha e deve continuare ad avere per il nostro territorio. Da qui la richiesta dell'Amministrazione Comunale di Fusignano affinché l'Ente Provinciale provveda a compensazioni ed interventi atti a garantire la messa a dimora di un numero di essenze superiore a quelle abbattute".

Legambiente torna a intervenire sul tema dell'abbattimento degli alberi lungo il canale dei Mulini. L'associazione ambientalista è stata ricevuta assieme agli esponenti dal Movimento 5 Stelle dall'assessore all'ambiente del Comune di Fusignano Giorgia Gagliardi e dall'Assessore Provinciale ai lavori pubblici Secondo Valgimigli e finalmente è stato possibile avere copia della documentazione sul processo decisionale che ha portato all'abbattimento degli alberi.

“Nel corso dell'incontro la nostra associazione ha ribadito la propria posizione riguardo l'intervento - ha dichiarato Yuri Rambelli, Presidente di Legambiente A. Cederna - e più in particolare il coinvolgimento della popolazione e di tutti i soggetti interessati, o meglio il mancato coinvolgimento. Ufficialmente infatti l'intervento è stato realizzato per garantire la pubblica incolumità perché le piante potrebbero cadere sulla strada, ma nel corso dell'incontro abbiamo appreso che si tratta in realtà di un procedimento in corso da circa un anno, che ha visto la realizzazione di sopralluoghi, la richiesta di pareri alla forestale e ai beni culturali, peccato che in tutto questo tempo non si sia trovato modo di dare alcuna comunicazione alla cittadinanza dell'intenzione di abbattere le piante, magari dando la possibilità agli esperti di esaminare ed eventualmente confutare le considerazioni che hanno portato alla decisione di abbattere”.

“Ovviamente l'incolumità delle persone è anche per noi un obiettivo prioritario - ha aggiunto Rambelli - ma leggendo i documenti che finalmente abbiamo potuto avere, ad abbattimento già iniziato, vengono confermati i nostri dubbi e le nostre perplessità sull'intervento in atto”. Dalla relazione risulta che il sopralluogo è stato effettuato dal Comune di Fusignano con la Forestale e l'Assessorato ai lavori pubblici della Provincia in data 3 Luglio 2012, quasi un anno fa, mentre il parere della Sovrintendenza è del gennaio 2013, viene perciò da chiedersi se siano motivate le ragioni di urgenza in base alle quali si è proceduto senza senza informare “qualunque soggetto portatore di interessi pubblici o privati, nonché i portatori di interessi costituiti in associazioni o comitati, cui possa derivare un pregiudizio dal provvedimento” (Art.9 legge 241/90).

“Siamo perplessi da queste apparenti contraddizioni, dalla mancata informazione ai cittadini su di un tema così caro a molti abitanti di Fusignano e per un'area così caratteristica come il Canale dei Mulini - ha aggiunto Rambelli - né ci sembra che il danno paesaggistico possa essere “compensato” da una siepe e da interventi di piantumazione in altre aree, come viene ventilato dal Comune. Il canale è lì, il danno paesaggistico va compensato in loco, non da un'altra parte. La Sovrintendenza ai Beni Culturali, dando parere favorevole all'abbattimento delle piante in stato “seccaginoso” raccomandava infatti di ripiantare in aree adiacenti, con essenze autoctone con alberi di almeno 3 anni di età, di quantità superiore a quelle che si intendeva abbattere".

“Abbiamo chiesto a Provincia e Comune di sospendere gli abbattimenti e di presentare un progetto credibile per l'intera area del canale dei Mulini - ha concluso Rambelli - oltre a spiegare alla cittadinanza e a tutti i portatori di interesse come si intende riparare al danno paesaggistico già fatto. Siamo disponibili, come sempre, ad esaminare qualunque proposta che possa giovare al territorio e ai suoi abitanti, riteniamo però grave che si siano fatte intervenire le motoseghe prima di aver consultato i cittadini”.

I VERDI -  “Che in questi tempi di tagli ai bilanci degli Enti locali e di spending review gli alberi, e più in generale tutto il verde pubblico, siano visti solo come un costo da “abbattere” era cosa nota, ma nella Bassa Romagna oggi si sta esagerando", commenta la consigliera regionale dei Verdi Gabriella Meo.

“Ricordo – continua Meo – che il Canale dei Mulini è un’opera realizzata in epoca medievale che, oltre ad essere vincolata ai sensi del Ptcp della Provincia di Ravenna, con riferimento ai Comuni di Lugo, Fusignano e Cotignola fa anche parte dell’Area di Riequilibrio Ecologico “Canale dei Mulini di Lugo e Fusignano”, istituita dalla Regione Emilia-Romagna proprio su proposta della Provincia e dei Comuni (Delibera di Consiglio provinciale n. 36 del 29 marzo 2011).”

“Gli alberi di via ex Tramvia sono stati tagliati quindi all’interno dell’area protetta che riunisce in unico sistema il Canale dei Mulini – segnalato come area di collegamento ecologico a livello provinciale – il Bosco di Fusignano, il Parco del Loto, l’ex cava Gattelli e l’area di laminazione di via Brignani, per una superficie complessiva di quasi 80 ettari - chiosa l'esponente del partito dei Verdi -. Per questi motivi ho chiesto alla Giunta se sia stata preventivamente informata di questo taglio di alberi, giustificato, a quanto risulta, da ragioni di sicurezza stradale, e se le amministrazioni locali abbiano chiesto l’autorevole parere del Servizio fitosanitario regionale sui presunti problemi di staticità degli alberi.”

“Infine, ho chiesto di conoscere – conclude l’esponente ecologista – l’ammontare dei contributi regionali erogati per la realizzazione e la gestione dell’Area di Riequilibrio Ecologico “Canale dei Mulini di Lugo e Fusignano” e se la Regione non ritenga di indirizzare i propri sforzi finanziari verso altre aree protette i cui Enti gestori dimostrino una maggiore sensibilità nella tutela del paesaggio e del verde pubblico.”

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