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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Abbonamenti a bus e treni: arrivano i rimborsi, come richiederli

Buone notizie per i pendolari che, a causa dell’emergenza Coronavirus, non hanno potuto utilizzare il proprio abbonamento acquistato per viaggiare su treni, autobus, tram e metropolitane

Buone notizie per i pendolari che, a causa dell’emergenza Coronavirus, non hanno potuto utilizzare il proprio abbonamento acquistato per viaggiare su treni, autobus, tram e metropolitane. Il "decreto rilancio" ha infatti introdotto il rimborso dei costi sostenuti per l’acquisto di abbonamenti di viaggio per servizi ferroviari e di trasporto pubblico dai viaggiatori. Possono accedere alla richiesta di ristoro i possessori di un abbonamento ferroviario o di trasporto pubblico locale in corso di validità durante il periodo interessato dalle misure governative e che non hanno potuto utilizzare, del tutto o in parte, il titolo di viaggio.

“E’ una misura doverosa giustamente attesa da tanti cittadini e che come Regione abbiamo sollecitato - sottolinea l'assessore Andrea Corsini - Non appena saranno definite le modalità operative, sarà nostra cura fornire a tutti gli interessati le indicazioni utili per usufruire di tale opportunità”. Il risarcimento dei costi dell’abbonamento è reso possibile dai fondi stanziati dal Governo con il dl Rilancio, che a breve sarà convertito in legge. Dopo questo passaggio, sarà possibile definire le procedure per accedere ai rimborsi. Per questo motivo, la Regione invita i cittadini a non recarsi anzitempo agli sportelli delle aziende di trasporto, rischiando inutili affollamenti.

Abbonamento non utilizzato, come chiedere il rimborso

La richiesta di rimborso dovrà essere inoltrata alla società che gestisce il servizio "allegando la documentazione comprovante il possesso del titolo di viaggio" e un'autocertificazione con la quale l’utente dovrà attestare che non ha potuto utilizzare l’abbonamento.  "Entro quindici giorni dalla ricezione della comunicazione", si legge nel decreto, "il vettore procede al ristoro" che può avvenire con l’erogazione di un vocheur o con il prolungamento della durata dell’abbonamento "per un periodo corrispondente a quello durante il quale non ne è stato possibile l’utilizzo". Ma le modalità del rimborso sono ancora da definire. Fin qui il decreto: nella realtà dei fatti però, almeno per quanto riguarda il trasporto pubblico locale, le società che gestiscono i servizi di trasporti non si sono ancora mosse.

Il rimborso per gli utenti del trasporto ferroviario

Per quanto riguarda il trasporto ferroviario, Trenitalia e Italo hanno già disposto il rimborso dei biglietti non utilizzati a causa dell’emergenza sanitaria. Trenitalia ha fatto sapere che garantirà anche il ristoro degli abbonamenti delle Frecce alle persone che non hanno potuto viaggiare nel periodo compreso tra il 10 e il 31 marzo. Alla luce di quanto disposto dal "decreto rilancio" sono comunque attese novità. Le modalità di rimborso per gli abbonamenti dei treni Regionali sono in corso di definizione con le Regioni e le Province Autonome committenti del servizio. I clienti sono invitati a conservare il proprio documento di viaggio. 

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