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Cronaca Cervia

Abusivismo in spiaggia, "Effetto Rimini" anche a Cervia: "Arroganza preoccupante"

Attimi di tensione mercoledì mattina all'altezza del bagno "Balmor", sul lungomare Deledda, dove gli ambulanti abusivi hanno cercato di fronteggiare i controlli della Polizia Municipale

Attimi di tensione mercoledì mattina all'altezza del bagno "Balmor", sul lungomare Deledda, dove gli ambulanti abusivi hanno cercato di fronteggiare i controlli della Polizia Municipale. All'arrivo dei Polizia, Carabinieri e militari della Capitaneria di Porto, i "vù cumprà" si sono allontanati. Confesercenti Cervia si dice "fortemente preoccupata". "L’”effetto Rimini" (qui il reportage di Tommaso Torri del 22 agosto) verificatosi mercoledì ci costringe a fare un paio di considerazioni", esordiscono la presidente Roberta Penso e il direttore Andrea Casadei Della Chiesa.

"La prima attiene al riconoscimento pieno del lavoro di tutte le Forze dell’Ordine. Gli organi dello Stato addetti alla vigilanza continuano ad essere l’unico baluardo contro questa degenerazione e continuiamo ad apprezzare lo sforzo che fanno le forze locali, fra mille difficoltà di organico - affermano Penso e Casadei Della Chiesa -. La seconda analisi, più preoccupante e che ci riserveremo di approfondire dopo la stagione estiva, attiene proprio all’episodio in sé, a come questi soggetti completamente abusivi, fuori dalle regole, si arroghino la presunzione di sovvertire la legalità, organizzandosi in gruppo per incutere una pressione psicologica alla collettività, facendo passare la logica che “noi siamo tanti, siamo forti e nulla ci può fare paura”".

"Da questo punto di vista, ancora una volta, le Forze dell’Ordine hanno avuto l’operatività e quindi la lungimiranza di intervenire immediatamente, con un numero di uomini di grande impatto, che ha fatto desistere gli abusivi - evidenziano i rappresentanti di Confesercenti Cervia -. Ma lo schema di questi ormai è chiaro: incutere alla collettività la logica della sopraffazione, anche fisica. Noi però non ci stiamo; non ci stanno gli operatori economici, che tutti i giorni con estrema fatica aprono la serranda e fra mille difficoltà provano a lavorare ma, crediamo, non ci debba stare l’intera collettività".

"Il totale mancato rispetto della legalità, a nostro avviso, mette a rischio l’ordine pubblico e costituisce un fatto di degrado - sottolineano Penso e Casadei Della Chiesa -. Quest’anno il fenomeno è stato maggiore (erano presenti più abusivi rispetto agli anni passati) e mai come in questa estate, ancora in corso, i turisti si sono lamentati". L'associazione invita "tutti, a partire da noi stessi ma insieme a tutte le Istituzioni, a non sottovalutare il fenomeno grave di mercoledì. La città non si può permettere che gli abusivi le ridano in faccia. È il momento di passare dalle troppe analisi e dalla logica del “fenomeno folcloristico” ad un controllo sistemico e costante del territorio".

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