rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Addio a don Giovanni Montanari, storico direttore dell’Archivio e del Museo arcivescovile

Don Alberto Graziani: "Negli ultimi anni a Santa Teresa era accogliente e festoso. Ha celebrato Messa con me finché ha potuto”

È morto giovedì all’età di 92 anni don Giovanni Montanari, sacerdote diocesano che per anni è stato direttore dell’Archivio e del Museo arcivescovile oltre che conosciutissimo studioso di storia locale. L’Arcivescovo di Ravenna-Cervia, monsignor Lorenzo Ghizzoni e tutto il presbiterio, "lo affidano alla misericordia del Signore nella certezza della vita eterna e ringraziano il Signore per la sua preziosa testimonianza nel mondo culturale". I funerali sono in programma lunedì alle 11 in Duomo. Una funzione sarà celebrata anche nella chiesa di Longastrino alle 15.45. Don Giovanni riposerà poi nella tomba di famiglia nel cimitero di Longastrino. La camera ardente è allestita nella cripta di Santa Teresa.

“La sua passione erano la teologia e la filosofia, e in particolare San Tommaso d’Aquino - racconta don Alberto Graziani, direttore di Santa Teresa struttura che lo ha accolto una decina d’anni fa - Negli ultimi anni a Santa Teresa era accogliente e festoso. Ha celebrato Messa con me finché ha potuto”. "Don Giovanni Montanari percorreva le vie della nostra città con lo stesso amore e rigore con cui s’incamminava nelle profondità della storia, letteratura, teologia, arte, musica - ricorda il sindaco Michele De Pascale -. Nulla veniva lasciato intentato e inesplorato tra le carte d’archivio, libri, dipinti, mosaici, architetture e paesaggi. Perdiamo l’uomo affabile e cordiale, sempre prodigo di sapere e gentilezza, ma ci rimane di lui la preziosa biblioteca che ha voluto donare alla Classense, i suoi tanti libri ed articoli – per i quali la città gli ha conferito il Lauro dantesco ad honorem nel 2016 – e soprattutto la sua alta visione culturale che ci rende orgogliosi di essere suoi concittadini".

La biografia

Originario di Longastrino, venne ordinato sacerdote nel 1955 da monsignor Egidio Negrin. Alla fine degli anni ’50 assunse vari incarichi come vice-assistente dell’Azione Cattolica e come vice-rettore. Dopo gli studi teologici al Pontificio Seminario romano Maggiore all’Università Lateranense (e dopo essersi laureato con una tesi in “Determinazione e libertà in San Tommaso D’Aquino pubblicata nelle edizioni dell’Università), e gli sudi filosofici all’Università di Bologna (con una tesi si Maritain), ha insegnato teologia e filosofia negli Stati Uniti per 11 anni al Saint Bernard Seminary di Rochester (New York) e alla Gannon University di Erie (in Pennsylvania) passando alla York University di Toronto. Archivista dal 1986, ha collaborato con Alfredo Stussi, della Normale di Pisa per la pubblicazione della Canzone ravennate, valutata come il più antico componimento poetico in lingua volgare, che era conservata all’interno dell’Archivio arcivescovile. Ha scritto vari saggi e libri sulla storia di Ravenna: tra essi “Ravenna, patrimonio dell’umanità , globalizzazione e storia culturale” (Edizioni Longo)

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Addio a don Giovanni Montanari, storico direttore dell’Archivio e del Museo arcivescovile

RavennaToday è in caricamento